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Bulletin du Musée National de Varsovie — 37.1996

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Nr. 1-2
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Miziołek, Jerzy: Meleagro, Diana e Atteone su un cassone fiorentino nel Museo Nazionale di Varsavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18945#0037
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12. Particolare del cassone nei
depositi del Museo Stibbert,
Firenze (Foto courtesy of the
Kunsthistorisches Institut in
Florenz)

risalente ai primissimi anni del Quattrocento, è opera mirabile di Parri di
Spinello e si trova al Metropolitan Museum of Art di New York (fig. 10)43. Sul
nostro cassone, però, il motivo contiene una simbologia tutt’affatto diversa da
quella proposta dal mosaico di Giotto44.

Diana al bagno con le ninfe e Atteone

Come tanti altri cassoni, anche quello di Varsavia presenta un proprio nucleo
compositivo e ideale, costituito dalla scena di Diana al bagno con le sue ninfe e
Atteone in arrivo da destra. Il mito dello sventurato figlio di Aristeo era proposto
da un numero di fonti letterarie superiore alla stessa Caccia al cinghiale di Calidone.
Lo si ritrova infatti, anche nelle popolarissime e diffusissime Allegorie librorum Ovidii

del Bargello con la cosidetta Storia degli Argonauti, per la foto si veda Schiaparelli,1983, II, tav.
156a. Soprintendenza di Firenze 354216 e 354217, cfr. anche Fahy, 1984, p. 242.

4! Degenhart e Schmitt, 1968, I, 2, pp. 277-78 e I, 4, tav. 203; M. Fossi Todorow, “I disegni dei
antichi maestri: l’Italia dalle origini a Pisanello”, Milano 1970, tav. XX; M.J.Zucker, “Parri
Spinelli drawings reconsidered”, Master Drawings, 19, 1981, pp. 434-35; Kähren-Jansen, 1993,
pp. 224 sgg. e fig. 74.

44 Sul mosaico il motivo rimanda ovviamente a Cristo o a San Pietro (cfr. Paeseler, 1941, le.;
Köhren-Jansen, 1993, pp. 124 sgg), mentre sui cassoni si collega, come vedremo più avanti,
all’amore o, per meglio dire, alla caccia amorosa. Si veda anche La favola d’uno pescatore in : Il
Bestiario toscano, 1912, pp. 69-70.

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