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CAP. IX.

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Investitura di Ruggieri alla corona di Sicilia. — Memorabile
scoperta, delle Pandette Amalfitane.
A tutti era noto il valore e la potenza di Ruggieri
fin da quando era egli conte di Sicilia e Calabria ; or
presa Malta con altre isole , e posta sotto al suo domi-
nio quasi l’intera Puglia col principato di Salerno 5 riempì
di timore tutte le altre città e vicini potentati. Il papa
Onorio IL mal vedendo che il Conte spiegava il suo do-
minio su queste terre che pretendea devolute alla Ro-
mana Chiesa , e perchè non amava il di lui ingrandi-
mento , portatosi in Benevento Colminogli contro la sco-
munica, qualora vantasse pretensioni sul ducato di Puglia,
non che contro di coloro che 1’ avessero favorito e pro-
tetto. 11 Conte atterrito dalle censure spedigli da Salerno
de’ legati con suppliche e ricchi doni ; offrendoli ben an-
che la città di Troja e Montefusco , se gli avesse accor-
dato l’investitura del ducato. Il pontefice pertinace nella
sua deliberazione , non solo non volle condiscendere a
richiesta e patto alcuno, ma portatosi in Troja e radu-
natovi un concilio, di nuovo intimò al conte l’interdet-
to. Ma questa volta il Conte Ruggieri passò tantosto in
Sicilia per formare una forte armata , onde conquistare
colla forza delle armi quel che non avea conseguito colle
preghiere ; e non istette guari a farsi per forza colà di-
chiarar duca di Puglia. Le successive conquiste sopra di
Taranto, Otranto, Brindisi, Castro, Oria ecc. mossero
il papa a muovergli contro con Roberto Principe di Ca-
pila, con Rainulfo ed altri Baroni j ma costoro non aven-
 
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