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CAP. V.
Forma dì governo adottala dagli Amalfitani
nel IX. secolo.
Da poi che gli Amalfitani si vendicarono della loro
schiavitù contro i Salernitani , e ripatriati che si ebbe-
ro ; le cure tutte de1 nobili e generosi cittadini rivolte
furono a rassettare i pubblici e privati affari , che per
la loro lontananza ed assenza erano stati sospesi ed in-
terrotti. I cittadini di mano in mano ripresero colle ar-
mi e col commercio novella forza e vigore, fin tanto che
riputandosi in istato di sostenersi indipendenti ; emanci-
pandosi dal Maestro de’ soldati di Napoli si stabilirono
un governo particolare , erigendosi in Repubblica al pa-
ri di Napoli, Gaeta, Sorrento ec. e governandosi colle
proprie leggi ed istituiti. Nonpertanto restò in seguito
amica e confederala al ducato Napoletano , i cui duci
vedremo scambiarsi a vicenda con quelli di Amalfi per
assumere il comando (i). L’istituzione del lor governo fu
quasi conforme a quella de’ primi tempi della repubblica
(i) Caes. Capacci hist. Neapolit. lib. i. cap. 13. Absurdum fol-
lasse aliquibus videbiter in Neapolitanis rebus Amalphitanas admiscc-
re. Scd qui historiarum curiositate detinentur , nec omnia prorsus ex
re tam curiosa quam Ducum seriem arbitramur , huiusmodi elicerò
queunt, ut exactam habeant temporum , locorum , dignitatum cogni-
tionem , ex aliquo saltem vestigio aliqtia posse cognosccrc sibi per-
suaderti Cimi praccipue inter se Ncapolilani et Amalpbi-
lani Duccs affines semper fuerint , et cum aliquando Anialpbitanos
Neapolitanus Dux gubernarit.
CAP. V.
Forma dì governo adottala dagli Amalfitani
nel IX. secolo.
Da poi che gli Amalfitani si vendicarono della loro
schiavitù contro i Salernitani , e ripatriati che si ebbe-
ro ; le cure tutte de1 nobili e generosi cittadini rivolte
furono a rassettare i pubblici e privati affari , che per
la loro lontananza ed assenza erano stati sospesi ed in-
terrotti. I cittadini di mano in mano ripresero colle ar-
mi e col commercio novella forza e vigore, fin tanto che
riputandosi in istato di sostenersi indipendenti ; emanci-
pandosi dal Maestro de’ soldati di Napoli si stabilirono
un governo particolare , erigendosi in Repubblica al pa-
ri di Napoli, Gaeta, Sorrento ec. e governandosi colle
proprie leggi ed istituiti. Nonpertanto restò in seguito
amica e confederala al ducato Napoletano , i cui duci
vedremo scambiarsi a vicenda con quelli di Amalfi per
assumere il comando (i). L’istituzione del lor governo fu
quasi conforme a quella de’ primi tempi della repubblica
(i) Caes. Capacci hist. Neapolit. lib. i. cap. 13. Absurdum fol-
lasse aliquibus videbiter in Neapolitanis rebus Amalphitanas admiscc-
re. Scd qui historiarum curiositate detinentur , nec omnia prorsus ex
re tam curiosa quam Ducum seriem arbitramur , huiusmodi elicerò
queunt, ut exactam habeant temporum , locorum , dignitatum cogni-
tionem , ex aliquo saltem vestigio aliqtia posse cognosccrc sibi per-
suaderti Cimi praccipue inter se Ncapolilani et Amalpbi-
lani Duccs affines semper fuerint , et cum aliquando Anialpbitanos
Neapolitanus Dux gubernarit.