CELLINI. 17
volle ch'e' mi desse salario come s'usa agli
altri fattori (1); acciocché , dappoiché volon-
taria io pigliavo a fare tal arte, io mi potes-
si ancora cavar la voglia di disegnare quan-
to mi piaceva: ed io così facevo molto vo-
lentieri, e quel mio maestro dabbene ne
pigliava grandissimo piacere. Aveva un suo
unico figliuolo naturale, al quale egli mol-
te volte gli comandava per risparmiar me .
Fu tanta l'inclinazione, che in pochi mesi
io raggiunsi i migliori giovani dell'arte , e
Cominciai a trar frutto delle mie fatiche.
Per questo non mancavo alcune volte di
compiacere al mio buon padre , sonando
or di flauto or di cornetto ; e sempre gli
facevo cader le lacrime con gran sospiri
ogni volta che e'mi sentiva; e bene spesso
per pietà lo contentavo , mostrando che
ancor io ne cavavo assai piacere.
In questo mentre e in tal tempo ,
avendo il mio fratello carnale minor di me
due anni , molto ardito e fiero, che dipoi
diventò un de'gran soldati che avesse la
scuola del maravigliosissimo Sig. Giovanni
de' Medici padre del Duca Cosimo (2) (questo
(i) Fattori si dicono anche que' fanciulletti che si
tengono per li servigi delle botteghe, che pure si di-
cono Fattorini.
(2) Gio. de' Medici detto 1' Invitto discendeva da un
fratello di Cosimo Padre della Patria , e nacque in Forlì
nel 1498..da Gio. di Pier Francesco Medici, e da Ca,
terina figlia del Duca di Milano Galeazzo Sforza Si-
gnora di Imola e Forlì, città già usurpate dal suo primo
B©w, CeUuu 2
volle ch'e' mi desse salario come s'usa agli
altri fattori (1); acciocché , dappoiché volon-
taria io pigliavo a fare tal arte, io mi potes-
si ancora cavar la voglia di disegnare quan-
to mi piaceva: ed io così facevo molto vo-
lentieri, e quel mio maestro dabbene ne
pigliava grandissimo piacere. Aveva un suo
unico figliuolo naturale, al quale egli mol-
te volte gli comandava per risparmiar me .
Fu tanta l'inclinazione, che in pochi mesi
io raggiunsi i migliori giovani dell'arte , e
Cominciai a trar frutto delle mie fatiche.
Per questo non mancavo alcune volte di
compiacere al mio buon padre , sonando
or di flauto or di cornetto ; e sempre gli
facevo cader le lacrime con gran sospiri
ogni volta che e'mi sentiva; e bene spesso
per pietà lo contentavo , mostrando che
ancor io ne cavavo assai piacere.
In questo mentre e in tal tempo ,
avendo il mio fratello carnale minor di me
due anni , molto ardito e fiero, che dipoi
diventò un de'gran soldati che avesse la
scuola del maravigliosissimo Sig. Giovanni
de' Medici padre del Duca Cosimo (2) (questo
(i) Fattori si dicono anche que' fanciulletti che si
tengono per li servigi delle botteghe, che pure si di-
cono Fattorini.
(2) Gio. de' Medici detto 1' Invitto discendeva da un
fratello di Cosimo Padre della Patria , e nacque in Forlì
nel 1498..da Gio. di Pier Francesco Medici, e da Ca,
terina figlia del Duca di Milano Galeazzo Sforza Si-
gnora di Imola e Forlì, città già usurpate dal suo primo
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