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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0256
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222 VITA DI BENVENUTO
no che seppe , dicendomi tutto quello che
gli aveva commesso il Papa. Al quale io
risposi subito, che il maggior tesoro , che
io potessi desiderare al mondo, si era aver
riavuto la grazia di un così gran Papa , la
quale si era smarrita da me, e non per
mio difetto, ma sì bene per difetto della
mia smisurata infermità, e per cattività di
quegli uomini invidiosi , che hanno piacere
di commetter male (i); e perchè il Papa
ha abbondanza di servitori, non mi mandi
più voi intorno, per la salute vostra: e
badate bene al fatto vostro . Io non man-
cherò mai nè dì nè notte di pensare e far
tutto quello ch'io potrò in servizio del
Papa; e ricordatevi bene, dopo che det-
to voi avete questo al Papa di me, in mo-
do nessuno non v'intervenire in nulla dei
casi mia; perchè io vi farò conoscere gli
errori vostri colla penitenza che meritano.
Quest'uomo riferì ogni cosa al Papa in
molto più bestiai modo ch'io non gli ave-
vo posto. Cosi si stette la cosa un pezzo,
ed io m'attendevo alla mia bottega e alle
mie faccende .
Quel Tobbia orefice sopraddetto atten-
deva a finire quella guarnitura e ornamen-
to a quel corno di liocorno; e dipoi il
Papa gli aveva detto , che cominciasse il

(i) Commetter male è lo stesso che metter male tra

l'un uomo e l'altro .
 
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