298 VITA DI BENVENUTO
perche tal voleva gittar sotto coverta (i) in
quella sua spaventosa barca. Detta quest'ulti-
ma parola , mi venne uno sfinimento gran-
dissimo, e a me parve, che mi gettassi in
quella barca . Dicono che allora in questo
svenire, ch'io mi scagliava , e che dissi di
male parole a Messer Giovanni Gaddi ;
sicché veniva per rubarmi , e non per far-
mi carità nessuna , e molte altre bruttissi-
me parole, le quali feciono molto vergo-
gnare il detto Messer Giovanni. Dipoi dis-
sono , ch'io mi fermai come morto: e so-
prastati più d'un' ora , parendo loro, ch'io
mi freddassi, per morto mi lasciarono. E
ritornati a casa loro, lo seppe quel Mattia
Franzesi, il quale scrisse a Firenze a Mes-
ser Benedetto Varchi (2) mio carissimo
amido , che alle tant'ore di notte essi m'a-
(1) Coverta dicesi anche il palco della nave, sotto
mi sono le camere per i passaggeri.
(2) Benedetto Varchi o da Montevarchi^ fiorentino, fa
uno dei più scienziati, ed in alcune prose uno dei più
eleganti scrittori del suo secolo. Come partigiano degli
Strozzi andò anch' egli esule nel <537., e passò alcuni
anni in Venezia, in Padova ed in Bologna, studiando e
conversando coi più grandi uomini di quelle città. Ri-
chiamato da Cosimo per opera di Luca Martini nel 1542.,
fu ben tosto dallo stesso Duca stipendiato e destinato a
scrivere la storia. Il Varchi, che era persona integerri-
ma e di ottime qualità d'animo, corrispose con tutto
1' ardore alle brame di quell' ottimo Principe, che voleva
richiamare i suoi sudditi agli studj; coltivando, inse-
gnando e promovendo ad ogni modo in Firenze le let-
tere e la lingua italiana fino al r566, in cui mor) di
anni 63. senza aver potuto limare la sua storia. Frasi
fatto prete un anno avanti.
perche tal voleva gittar sotto coverta (i) in
quella sua spaventosa barca. Detta quest'ulti-
ma parola , mi venne uno sfinimento gran-
dissimo, e a me parve, che mi gettassi in
quella barca . Dicono che allora in questo
svenire, ch'io mi scagliava , e che dissi di
male parole a Messer Giovanni Gaddi ;
sicché veniva per rubarmi , e non per far-
mi carità nessuna , e molte altre bruttissi-
me parole, le quali feciono molto vergo-
gnare il detto Messer Giovanni. Dipoi dis-
sono , ch'io mi fermai come morto: e so-
prastati più d'un' ora , parendo loro, ch'io
mi freddassi, per morto mi lasciarono. E
ritornati a casa loro, lo seppe quel Mattia
Franzesi, il quale scrisse a Firenze a Mes-
ser Benedetto Varchi (2) mio carissimo
amido , che alle tant'ore di notte essi m'a-
(1) Coverta dicesi anche il palco della nave, sotto
mi sono le camere per i passaggeri.
(2) Benedetto Varchi o da Montevarchi^ fiorentino, fa
uno dei più scienziati, ed in alcune prose uno dei più
eleganti scrittori del suo secolo. Come partigiano degli
Strozzi andò anch' egli esule nel <537., e passò alcuni
anni in Venezia, in Padova ed in Bologna, studiando e
conversando coi più grandi uomini di quelle città. Ri-
chiamato da Cosimo per opera di Luca Martini nel 1542.,
fu ben tosto dallo stesso Duca stipendiato e destinato a
scrivere la storia. Il Varchi, che era persona integerri-
ma e di ottime qualità d'animo, corrispose con tutto
1' ardore alle brame di quell' ottimo Principe, che voleva
richiamare i suoi sudditi agli studj; coltivando, inse-
gnando e promovendo ad ogni modo in Firenze le let-
tere e la lingua italiana fino al r566, in cui mor) di
anni 63. senza aver potuto limare la sua storia. Frasi
fatto prete un anno avanti.