3i8 VITA DI BENVENUTO
Lorenzino de' Medici (i); e di più aggiu-
gueva : tu ci volevi immortalare i Duchi ;
noi non vogliamo più Duchi: e mi face-
va le baje come s' io fossi stato un capo
di quelle sette, che fanno i Duchi. In que-
' sto tempo e' sopraggiunse un certo Baccio
Bettini (2) , il quale aveva un capaccio co-
me un corbello, el ancora egli mi dava
la baja di questi Duchi, dicendomi: noi
gli aviamo sducati , e noi non avremo più
Duchi , e tu ce li volevi fare immortali ;
con di molte di queste parole fastidiose ,
le quali venutemi troppo a noja, io dissi
loro : o sciocconi, io sono un povero ore-
fice, il quale servo chi mi paga, e voi mi
fate le baje come s' io fussi un capo di
parte, ma io non voglio per questo rim-
proverare a voi le insaziabilità, pazzie e
dappocaggini de' vostri passati; ma io dico
bene a codeste tante risa sciocche che voi
fate, che innanzi ch' ei passi due o tre gior-
(1) Lorenzo condusse solo in sua casa il Duca Ales-
sandro nella notte del 6. Gennajo 153/., col pretesto di
farlo ivi trovare con una sua parente, di cui il Duca
era perdutamente innamorato; e quando fu nella ca-
mera lo ammazzò a colpi di pugnale. Questo tragico
avvenimento è descritto dal Varchi nel lib. XV., e dal
Segni nel VII.; dove è da avvertirsi, che questi scrit-
tori lo riferiscono sotto Tanno 1536. , perchè in Firenze
prima del 1750. non si cominciava l'anno che ai 25. di
Marzo , che è il giorno dell'incarnazione di N. S. Ales-
sandro aveva 26. anni.
(2) Bartolommeo Bettini era amico del Buonaroti,
e doveva esser persona ricca, giacché dilettavasi di far
lavorare i migliori artisti .
Lorenzino de' Medici (i); e di più aggiu-
gueva : tu ci volevi immortalare i Duchi ;
noi non vogliamo più Duchi: e mi face-
va le baje come s' io fossi stato un capo
di quelle sette, che fanno i Duchi. In que-
' sto tempo e' sopraggiunse un certo Baccio
Bettini (2) , il quale aveva un capaccio co-
me un corbello, el ancora egli mi dava
la baja di questi Duchi, dicendomi: noi
gli aviamo sducati , e noi non avremo più
Duchi , e tu ce li volevi fare immortali ;
con di molte di queste parole fastidiose ,
le quali venutemi troppo a noja, io dissi
loro : o sciocconi, io sono un povero ore-
fice, il quale servo chi mi paga, e voi mi
fate le baje come s' io fussi un capo di
parte, ma io non voglio per questo rim-
proverare a voi le insaziabilità, pazzie e
dappocaggini de' vostri passati; ma io dico
bene a codeste tante risa sciocche che voi
fate, che innanzi ch' ei passi due o tre gior-
(1) Lorenzo condusse solo in sua casa il Duca Ales-
sandro nella notte del 6. Gennajo 153/., col pretesto di
farlo ivi trovare con una sua parente, di cui il Duca
era perdutamente innamorato; e quando fu nella ca-
mera lo ammazzò a colpi di pugnale. Questo tragico
avvenimento è descritto dal Varchi nel lib. XV., e dal
Segni nel VII.; dove è da avvertirsi, che questi scrit-
tori lo riferiscono sotto Tanno 1536. , perchè in Firenze
prima del 1750. non si cominciava l'anno che ai 25. di
Marzo , che è il giorno dell'incarnazione di N. S. Ales-
sandro aveva 26. anni.
(2) Bartolommeo Bettini era amico del Buonaroti,
e doveva esser persona ricca, giacché dilettavasi di far
lavorare i migliori artisti .