CELLINI. 33f
il Papa mi fece le più domestiche carezze ,
che immaginar si possa al mondo, e disse:
attendi a lavorare, Benvenuto mio, eh' io
ti darò altro premio alle tue virtù , che
mille scudi , che mi ha detto Gajo che
merita la tua fatica .
Così partitomi , il Papa mi lodava alla
presenza di quei sua domestici , infra i quali
era quel Messer Latino Juvenale, del quale
dianzi avevo parlato. Il quale per essermi
diventato nemico, cercava con ogni studio
di farmi dispiacere; e vedendo che il Papa
parlava di me con tanta affezione e virtù,
disse: e' non è dubbio nessuno, che Ben-
venuto è persona di maraviglioso ingegno ;
ma sì bene ogni uomo naturalmente è te-
nuto a voler bene più a quelli della sua
patria : ancora si dovrebbe ben considerare
in che modo e' si deve parlare con un
Papa . Egli ha avuto a dire, che Papa Cle-
mente era il più bel Principe che fussi
mai e altrettanto virtuoso, ma sì bene con
mala fortuna ; e dice, che Vostra Santità
è tutto al contrario , e che quel Regno vi
piagne in testa , e che voi parete un uomo
di paglia vestito, e che in voi non è altro
che buona fortuna. Queste parole furono
con tanta forza dette da colui , che benis-
simo le sapeva dire, che il Papa le credet-
te. Io non tanto non l'avevo dette , ma in
considerazione mia non venne mai tal cosa.
Se il Papa avesse potuto con suo onore,
mi avrebbe fatto dispiacere grandissimo,
il Papa mi fece le più domestiche carezze ,
che immaginar si possa al mondo, e disse:
attendi a lavorare, Benvenuto mio, eh' io
ti darò altro premio alle tue virtù , che
mille scudi , che mi ha detto Gajo che
merita la tua fatica .
Così partitomi , il Papa mi lodava alla
presenza di quei sua domestici , infra i quali
era quel Messer Latino Juvenale, del quale
dianzi avevo parlato. Il quale per essermi
diventato nemico, cercava con ogni studio
di farmi dispiacere; e vedendo che il Papa
parlava di me con tanta affezione e virtù,
disse: e' non è dubbio nessuno, che Ben-
venuto è persona di maraviglioso ingegno ;
ma sì bene ogni uomo naturalmente è te-
nuto a voler bene più a quelli della sua
patria : ancora si dovrebbe ben considerare
in che modo e' si deve parlare con un
Papa . Egli ha avuto a dire, che Papa Cle-
mente era il più bel Principe che fussi
mai e altrettanto virtuoso, ma sì bene con
mala fortuna ; e dice, che Vostra Santità
è tutto al contrario , e che quel Regno vi
piagne in testa , e che voi parete un uomo
di paglia vestito, e che in voi non è altro
che buona fortuna. Queste parole furono
con tanta forza dette da colui , che benis-
simo le sapeva dire, che il Papa le credet-
te. Io non tanto non l'avevo dette , ma in
considerazione mia non venne mai tal cosa.
Se il Papa avesse potuto con suo onore,
mi avrebbe fatto dispiacere grandissimo,