CELLINI. 401
artiglierie , si fermò la pioggia e alle
quattro volte si mostrò il sole, e che
io perciò ero stato intera causa , che quella
festa era passata benissimo; per la qual
cosa , quando la Duchessa lo intese, gli (1)
aveva detto: quel Benvenuto è un di quei
Virtuosi , che stavano colla buona memoria
del Duca Alessandro mio marito , e sempre
ne terrò conto di quei tali , venendo l'oc-
casione di far loro piacere ; e ancora aveva
parlato di me al Duca Ottavio suo marito:
per queste cause io me n'andavo diritto a
casa di Sua Eccellenza, la quale stava in
Borgo Vecchio in un bellissimo palazzo che
v' è. Quivi io sarei stato sicurissimo , che
il Papa non m' avrebbe tocco; ma per-
chè la cosa , che io avevo fatto in fin
qui , era stala troppo maravigliosa a un
corpo umano, non volendo Iddio ch'io
entrassi in tanta vanagloria , per lo mio
meglio mi volse dare ancora una maggior
disciplina , che non era stata la passata .
La causa si fu , che mentre eh' io me n'an-
davo così carpone su per quelle scale, mi
riconobbe subito un servitore, che stava
col Cardinal Cornaro il quale era allog-
giato in Palazzo. Questo servitore subito
corse alla camera del Cardinale, e invoglia-
tolo , disse : Monsignor Reverendissimo gli
è giù il vostro Benvenuto , che s' è foggi*
to di Castello, e vassene tutto carpone, san-
guinoso , e per quanto si può discernere
(1) 11 testo Cocchi e il Laurenz. leggono l'aveva.
Beiw. Cellini 1. 26
artiglierie , si fermò la pioggia e alle
quattro volte si mostrò il sole, e che
io perciò ero stato intera causa , che quella
festa era passata benissimo; per la qual
cosa , quando la Duchessa lo intese, gli (1)
aveva detto: quel Benvenuto è un di quei
Virtuosi , che stavano colla buona memoria
del Duca Alessandro mio marito , e sempre
ne terrò conto di quei tali , venendo l'oc-
casione di far loro piacere ; e ancora aveva
parlato di me al Duca Ottavio suo marito:
per queste cause io me n'andavo diritto a
casa di Sua Eccellenza, la quale stava in
Borgo Vecchio in un bellissimo palazzo che
v' è. Quivi io sarei stato sicurissimo , che
il Papa non m' avrebbe tocco; ma per-
chè la cosa , che io avevo fatto in fin
qui , era stala troppo maravigliosa a un
corpo umano, non volendo Iddio ch'io
entrassi in tanta vanagloria , per lo mio
meglio mi volse dare ancora una maggior
disciplina , che non era stata la passata .
La causa si fu , che mentre eh' io me n'an-
davo così carpone su per quelle scale, mi
riconobbe subito un servitore, che stava
col Cardinal Cornaro il quale era allog-
giato in Palazzo. Questo servitore subito
corse alla camera del Cardinale, e invoglia-
tolo , disse : Monsignor Reverendissimo gli
è giù il vostro Benvenuto , che s' è foggi*
to di Castello, e vassene tutto carpone, san-
guinoso , e per quanto si può discernere
(1) 11 testo Cocchi e il Laurenz. leggono l'aveva.
Beiw. Cellini 1. 26