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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0459
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CELLINI. 425
mi levarono di quivi dov' io ero, e levato
il materasso , il quale era tutto fradicio e
diventato come maccheroni , lo gettarono
fuori di quella stanza ; e ridette queste tali
cose al Castellano , mi fece dare un altro
materasso. E così ricordatomi che cosa
poteva essere stata quella, che mi avessi
tolto da questa cotale impresa , pensai che
fussi stata cosa divina e mia (fonditrice (i).
Dipoi la notte mi apparve in sogno una
maravigliosa creatura in forma di un bel-
lissimo giovane, e a modo di sgridarmi di-
ceva : sai tu chi è quello che li ha presta-
to quel corpo , che tu volevi guastare in-
nanzi al tempo suo ? Mi pareva risponder-
gli , che il tutto riconoscevo dallo Iddio
della natura. Adunque, mi disse, tu di-
spregi le opere sue , volendole guastare ?
Lasciati guidare a lui, e non perdere la
speranza della virtù sua; con molte altre
parole tanto mirabili, eli'io non mi ricor-
do della millesima parte. Cominciai a con-
siderare , che questa forma d'Angiolo mi
aveva detto il vero : e gittato gli occhi per
la prigione , vidi un poco di mattone fra-
dicio; così lo strofinai l'uno coll'altro, e
feci a modo di un poco di savore (2) ; di-
poi così carpone mi accostai a un taglio
della porta della prigione, e co' denti tanto

(1) Difensitrice leggono tutti i testi a me noti.

(2) Savore propriamente vide inti^tura o salsa di noci
peste ec.
 
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