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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0478
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444 VITA D] BENVENUTO
lo messorio in tutte le vivande ; che fa
in Venerdì : io l'ebbi in insalata , in intin-
goli e in minestra . Attesi di buona voglia
a mangiare, perchè la sera io avevo digiu-
nato . Questo giorno era di festa . E ben
vero eh' io mi sentivo scrosciare la vivanda
sotto i denti, ma non pensavo mai a tali
ribalderie. Finito eh' io ebbi di desinare ,
essendo restato un poco d'insalata nel piat-
tello , mi venne diretto gli occhi a certe
Stiegge sottilissime, le quali mi erano avan-
zate. Subito le presi, e accostatomi al lume
della finestra , eh' era molto luminosa,
parte che io le guardavo mi venne ricor-
dato di quell' iscrosciare, che mi aveva fatto
la mattina il cibo fuor del solito: e ricon-
sideratele bene, per quanto gli occhi po-
tevano giudicare , mi credetti subitamente,
che quello fossi diamante pesto. Subito mi
feci morto risolutissimamente, e così cor-
doglioso corsi dirutamente alle sante ora-
zioni; e come risoluto, mi pareva certo di
essere spacciato e morto : e per un' ora in-
tera feci grandissima orazione a Dio , rin-
graziandolo di quella morte così piacevole.
Dappoiché le mie stelle avevano così destina-
to, mi pareva averne avuto un buon mercato
a uscir di vita per quell' agevole via ; e
m'ero contento, e avevo benedetto il mon-
do e quel tempo che sopra di lui ero sta-
to; ora me ne tornavo a miglior regno
colla grazia di Dio , che me la pareva aver
sicuramente acquistata: e in quello ch'io
 
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