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Criscio, Giuseppe de
Notizie istoriche archeologiche topografiche dell'antica citta di Pozzuoli: e dei suoi due aquidotti Serino e Campano — Neapel, 1881

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https://doi.org/10.11588/diglit.12237#0020
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monti Leucogei e monte Olibano (1) ; ovest Villa
di M. T. Cicerone, Pubblico Cimitero, Fondo Zan-
ga, Odano , Sonora ; Nord, Ciglio Campana e
Cigliano,' Sud, Antica Terma, oggi Bagno Ortodo-
nico, Promontorio e Porto. L'antica Pozzuoli go-
vernossi in assoluta Repubblica, e perciò Appiano
Alessandrino,ed altri Scrittori antichi dalla forza
della greca etimologia/ stimarono che la città di
Pozzuoli fosse stata appellata Dicearchia, per e-
sprimere giusto governo. Strabone, Tito Livio ,
Velleo Patercolo, Cicerone, il Festo, e Tacito par-
lando del governo dell' antica Pozzuoli gli danno
ora il nome di Prefettura, ora di Colonia, ed ora di
Municipio (2). Dai sudetti Scrittori rilevasi, che
Pozzuoli nella Seconda Guerra Punica dallo Stato
di Repubblica, passò a quella di Prefettura per-
dendo la sua indipendenza; poiché avendo sospet-
tato il Senato Romano, che la città di Pozzuoli nu-
triva segreta simpatia per Annibale, come fecero
tutti gli altri Municipii, che odiavano il dispotismo

(1) Le monlagne colla superficie bianca, cagionala d<*ll' altera-
zione vulcanica e dagli acidi che sortono dalla Solfatara furono
dette dai Latini Leucogei montes — Essi dominano la Solfatara e sono
uniti al monte Olibano. Plinio ed Apicio parlando di tali monta-
gne narrano, che quivi rinvenivasi una creta bianchiccia detta alica,
che dagli antichi mangiavasi, e che il Breislak rinvenne nella no-
stra Solfatara, riconoscendo non essere altro, che un puro solfato
di calce.

(2) Municipio appellavasi quella città, che per qualche me-
rito, aveva ricevuto in pubblico la cittadinanza Romana , come fu
concessa al popolo di Ceri, che fu il primo Municipio Romano. Da-
vasi tal privilegio in due maniere , formando perciò due sorti di
Municipii. La prima era di quella città, che senza alterazione delle
leggi proprie, erano aggraziate della cittadinanza Romana ; ma non
partecipavano di magistrati, nè avevano voce attiva e passiva nei
comizii e nei consigli. La seconda di quelle città, che insieme col
titolo ed onoranza di civiltà e cittadinanza Romana , avevano an-
che il suffragio, e la facoltà di godere i magistrati Romani, e que-
ste lasciate i propri statuti, vivevano sotto le leggi di Roma.
 
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