Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 277 —

legge : Stephanus pergit cum omnibus Christianìs ad coemeterium s. Lucinae (1); e poco
dopo è narrato, che s. Stefano in quel cemetero medesimo fu sepolto in loco qui
appellatur hodie coemeterium Callisti. Or poiché s. Stefano non fu sepolto presso
s. Cornelio, ma cogli altri pontefici nella cripta papale, ne discenderà per legittima
conseguenza, che il nome di Lucina non fu applicato soltanto al separato ipogeo,
di che ragiono , ma anche alla più nobile cripta della necropoli callistiana. A
questo punto risponderò in due modi. E in prima agli atti di s. Stefano benché
giudicati storicamente migliori di quelli di s. Cornelio , non possiamo , come a
questi , assegnare l'antichità del quinto o del sesto secolo. Nei martirologii del
nono se ne fa menzione (2), non in veruna delle \arie compilazioni del libro pon-
tificale : anzi in molti codici di questo libro intorno al martirio di s. Stefano
papa si leggono notizie diversissime da quelle ricordate negli atti (3). Per la qual
ragione altra è F autorità , che compete alla testimonianza sulla sepoltura di
s. Cornelio in una cripta del predio di Lucina presso il cemetero di Callisto, in-
dicazione fornitaci dagli atti del secolo quinto o sesto , ovvero da antiche me-
morie accolte fino dal 530 nel libro pontificale ; altra quella, che compete al
racconto del martirio di s. Stefano, che non possiamo dimostrare sia stato scritto
innanzi al secolo ottavo. E questa prima risposta sia ad abbondanza di discorso;
e perchè non sieno poste nella istessa linea due testimonianze di età e di valore
tanto diverse. Del rimanente io sono alienissimo dal dispregiare ed anche dal non
volere far tesoro della notizia accennata negli atti di s. Stefano. Essa m'insegna,
che il coemeterium Callisti ai giorni del papa Stefano I aveva anche il nome di
coemeterium Lucinae; ossia poiché a quei dì i nomi de' cemeteri erano sopra tutto
derivati da quelli dei proprietari dei fondi, quegli atti vogliono dire, che Lucina
come fu proprietaria del suolo , nei quale era scavata la cripta di s. Cornelio
juxta coemeterium Callisti, così lo fu anche di quello, ove giaceva la cripta papale
appellata coemeterium Callisti.

Se le notizie raccolte in questo capo sono in ogni parte sincere, se miste di
di vero e di falso , se prette invenzioni ed errori de' secoli barbari lo dicano i
monumenti, che abbiamo ritrovato e che m' accingo ad interrogare. La loro ri-
sposta renderà una testimonianza maravigliosa alla fedele esattezza di siffatti cenni
raccolti da scritti e da documenti di tanto varia origine ed autorità.

CAPO II.

Scoperta del sepolcro di s. Cornelio papa e martire
conforme alle notizie tramandateci dall'antichità.

Narrerò la scoperta del sepolcro di s. Cornelio con ogni semplicità e fedeltà.
Già ho detto, che nel 1849 nella vigna allora Molinari, oggi de'sacri palazzi apo-
stolici , rinvenni un frammento di lastra marmorea, segnato con belle lettere ,
ove rimaneva parte del nome di s. Cornelio ....PNELIVS MARTYR. Questo fram-
mento mi sembrò spettare al primitivo epitaffio posto al sepolcro di s. Cornelio.
Lo mostrai al P. Marchi di chiara memoria, il quale lo acquistò pel museo Rir-
cheriano. Scorsi quattro anni, cioè nel Marzo del 1852, i nostri fossori adocchiata
l'apertura d'una antica scala, che dal monumento segnato nella pianta CAI dovea
discendere nel sotterraneo, sperarono trovar quivi l'accesso a qualche non esplo-
rata via cemeteriale. Ma estratta la poca terra, che ingombrava la prima apertura

(1) L. e. p. 143.

(2) V. Adonis, Rabani, Usuardi Hfartyr. die J Aug.

(3) V. Anastas. bibl. ed. Bianchini T. I p. 25; Vignoli, Lib. poni. T. I p. 56. 57.
 
Annotationen