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— 308 —

geo 93 rispettano esattamente il confine della nostra area, e si ripiegano dietro
la cella in guisa da evitare studiosamente il nostro limite. Cotesto edilizio è di
pessima costruzione mista di tufi e di peperini con filari di mattoni ; i sepolcri
sono fatti per corpi interi distesi sopra lastre di marmo o sopra tegoloni e posti
l'uno sotto l' altro ; la cella inferiore ha cassettoni per cadaveri ed anche locali
tagliati nelle pareti simili a quelli de' cemeteri cristiani. Ivi sotto il pavimento
erano sotterrati tre piccoli sarcofagi marmorei in uno de' quali un fanciullo col
capo poggiato sopra una pietra quadrata scritta colle lettere seguenti, che non mi
sembrano più antiche del secolo III:

QVIRINE

TIBENE

MERENTI

ANNORV

VII

Anche l'arte men che mediocre di que' sarcofagi li mostra del secolo terzo, o forse
anche degli esordii del quarto. Uno di essi è notabile per i colori, onde i rilievi
sono dipinti, e che serbano inalterata la prima freschezza e vivacità. Li descriverò
nel tomo seguente, quando esaminerò tutti per ordine i monumenti profani cir-
costanti al cemetero di Callisto. Contiguo a questi sarcofagi era un cassettone per
un cadavere, costruito di sette tegoloni improntati ciascuno del sigillo della sua
fabbrica. Due avevano l'istesso sigillo VINICI • SALVIAN • SVL- L'ultima sigla in-
dica le note officine Sulpigiensi o Sulpiciensi, che dalla data del consolato di Pe-
tino e d'Aproniano segnata in molti mattoni usciti da quelle officine impariamo
essere state attivissime nell'anno 123. Il sigillo della terza tegola era il seguente :
EX • PR • Q • S • P • EX ••HEDIS • colla figura d'un granchio: e si può leg-
gere intero coli' aiuto dell' esemplare divulgatone dal Marini: EX • PR • Q • S • P*EX
OPERE HEDISSER- Le sigle Q • S • P ■ designano Quinto Servilio Pudente ; e da
altri bolli riferiti dal medesimo Marini imparo, che il sigillo EX • PR • Q • S • P >
è sfato impresso sopra tegole fabbricate nell' anno citato 123 e nei seguenti (1).
Dopo ciò chi non crederebbe, che questo sepolcro sia in circa de' tempi di
Adriano ? Eppure ivi era una quarta tegola col noto sigillo di Marco Aurelio :
OP DOL EX PR M AVRELI ANTONINI AVG N PORT LIC (immagine di Mercurio
colla borsa) ; ed una quinta colla seguente inedita impronta : OPVS DOLIARE EX
PREDIS DOMINICIS EX FIfrL • VARIANIS • Il Marini ha sospettato, che le figli-
ne Variane sieno state così denominate, come le terme Variane, da Elagabalo (2).
Ora questa congettura diviene certezza per l'aggiunta, che qui leggiamo EX
PREDIS DOMINICIS. Laonde ecco in un sepolcro solo tegole fabbricate sotto
Adriano , sotto M. Aurelio e sotto Elagabalo. Ma non basta : del sesto sigillo
rimane soltanto il principio OPVS DOLI... ; il settimo è intero di lettere pessime
scritte circolarmente , come tutte le precedenti : TERENT . 0FF?P0FS . Qualun-
que sia la debita interpretazione di queste sigle , che ancora non è stabilita, certo
è che i sigilli di siffatta foggia spettano ai tempi di Diocleziano e forse anco di
Costantino (3). Adunque il sepolcro, di che ragiono, non è più antico della fine
del secolo HI o de' primi anni del quarto; e queste sette tegole, che lo compo-
ti) Marini, Arvali p. 318; Iscrizioni doliari n. 403 (opera inedita autografa nella biblioteca vaticana).

(2) L. e. n. 1363, 1364.

(3) V. Marini, I. e. n. 1176, 1219.
 
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