Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0365
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
; dove* elfi,

?m ' e fe altr

^ di ;

dfere trai'
di una nave,
a proporzione t
per lungo da>
ftanza fempieip
anche a propoli
della nave, Dii

laruntirem i

cubiti, alla

li lunghi eri

5 di quella iet

.che potendo b

)modameit

fenza intrigai te

er fih {fl**
ra fcarmo, efc

?*o ingegno*
comune ci

[li

[amiti , zig10';tnlli

oU orJh' p I ; ;,
. 'Del reto iff ;

5* »" £ Y;

,duepw"''

( 25 )
fi ricava da quelle mifiire di Ateneo , che le navi deno-
minate lunghe dagli antichi per lo meno aveano quafi le
fteffe proporzioni delle ncftre galee di uno di larghez-
za a fette di lunghezza, e della corrifpondente altez-
za di bordo quali uguale alla parte immerfa nel!'' acqua
e in proporzione di circa la metà della larghezza . Non
può negarli però nel tempo fteffo , che le navi antiche a più
ordini dì remi, aveffero meno fondo delle galee , e folle-
rò più alte sull'acqua , fapendoii da Livio , che una
fedicireme di enorme grandezza fu portata sul Tevere -, e
fapendoft anche da lui, e dagli altri fiorici Y ufo di traf-
portar le navi per terra , nonché di tirarle, a lido Y in-
verno (89) : e pure le navi Romane ( e così anche le Gre-
che ) che aveano così poco fondo, ne. aveano alquanto pài
delle navi tifate nelf Oceano (90). E1 certo ancora , che
la cofimzione di una nave dello fteffo ordine era di-
verta, fecondo la maggiore abilità del coftruitore : Livio (9I)
parla di una fedicireme di Filippo di una mole, che la
renden inutile : Plutarco (g2) alY incontro dice , che le fe~
die ir e mi di Demetrio Poliorcete erano ugualmente mira-
bili per la celerità , e per Y ufo , che per la grandezza.
Ad ogni modo fi vide colf efperienza , che la foverchia
mole feemava molto la fpeditezza , e la celerità , e togliea
alle navi il vantaggio maggiore (-9^ . Quindi dopo la bat-
taglia

(89) Ceffava la navigazione preffo gli antichi da-
gli 11. di Novembre fino ai dieci di Marzo , ( Ve-
gezio IV. 39. 'Plinio II, 47. L.. Civitas . C. de Off.
Re£t. Prov, e gii altri ivi citati da Slevvechio ) ,
e in tutto quel tempo , in cui fi dicea claulum ma-
re , te navi fubducebantur , fi tiravano a terra :
fi veda il Fabretti Col. Traj. cap. z,. dove tutto è
raccolto , e dove anche avverte quel che -per altro
fpejfb fi ojfèrva ne' monumenti antichi , ove fon
rapprefentate navi , e chi-fi ricava anche dagli au-
tori ( fi veda lo Scoliqfle di Tucidide I. 4. e Poli e-.
no III. Chabr, 13. ) , che la parte di mezzo , dove
eran fituati i remiganti , era molto più baffa del pa-
no , 0 tavolato delta poppa , e della prora .

(90) Ce/are B. Q. Ili. 8. Carinae aìiquanto pla-
ni ore s, quarti nonrarum navhim , quo facilìus vada,
ac deceffum aeftus excipexe. poffent ; prorae admo-

dum. erectae , atque item puppes : fi veda Tacito
An. II. 6. Quejio contribuiva anche molta alla /labi-
lità : fi veda la nota (in).

(91) XXXIII. 16. e XXXVI. 43. dove dice Ro-
manas naves quum iplas ìnfeite fa&as immobile»
effe: e- così anche Polibio fcrive- delle navi Romane
nella prima guerra Punica ..

(92) In Demetr. e Curzio IV. 4.. anche- fcrive:
prima e Macedonum navibus quinqueremis , veloci-
tate inter ceteras emineus.

(93) Vegezio, IV. 43. remorum pulfu adverfarios
percuut rolh'is, eorumque rurlus impetus, vitat : in
quo re.migum lacerti, & ars clavum regentis vitto-
riani praeftat. Si veda la .nota (85) : e fi veda an-
che a quejio propofito Pclieno V, Cali. 1. dove /piega
la manovra di un piloto , che col prefentar fempre a.'
remi di' turnici il timone falvò. la fv.a nave .
 
Annotationen