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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0006
Ili
no Jalmo JYapolitan0.
m e zzo
Jalmo eli
Jeconcìo eie Jtnc/eiif.Jnc.
ornano.
FAZIO
E NT RE le Jcavazio7ù vcrn producen-
do quante pitture bifognino a formar/i
un giufto volume di quelle , che meri-
tino di ejfere prefcitiate al Pubblico \
fi e filmato pajfare alle altre parti del
gufio degli antichi , che riguardino
anche il difegno . E /ebbene abbiano
ugualmente rapporto alla Pittura così la Statuaria , come
la Scultura W, adoperando P ima i metalli , e f altra i
marmi per imitar la natura nella formazion degli og-
getti ,
(i) La Statuaria è propriamente V arte det git-
far le immagini di bronzo , la Scultura di lavorarle
in marmo , la Piaftica di farle di terra ; e quefia
ultima non folamente è più antica , ma può dirfi an-
che la madre delle altre due , come ancor dell'Inta-
glio : Plinio XXXIV. 7. s XXXV. 12. Pafkelem,
qui plqflicen matrem Jlatuariae , fculpturae , & cae-
laturae effe dixit : e parlando nello fieffo luogo dell'
origine del modellare dice , che il difegno ebbe prin-
cipio in Corinto dall' amor di una Giovane , la quale
per confervar la memoria del fuo cimante , che dovea
partire , fegnò nel muro il contorno dell' ombra, che
vi formava la faccia di quello al lume della lucerna :
e avendo il padre della Giovane polo della creta su
quel contorno produffe l'arte del ritrarre in creta: fìn-
gere ex argilla limilitudines Dibutades Sicyonius
figulus primus invenit Corintia , filiae opera, quae
capta amore juvenis , ilio abeunte peregre , umbram
ex facie ejus ad Iucernam in pariete lineis circum-
fcripfit : quibus pater ejus imprefìa argilla typum
fecit . Quejlo racconto però , qualunque Jìa , e quel
che dice lo fi affo Plinio XXXVI. 5. che la Statuaria,
0 Jìa il gittar di bronzo ebbe cominciamento con Fi-
dia ; al più dee intender/i della Grecia : effendo del
rejlo antichijfìme in Italia prefifo i Tbfcani quefie arti,
propagate forfè dall' 'Egitto , dove ne' tempi più rimoti
Jì trovano adoperate.
no Jalmo JYapolitan0.
m e zzo
Jalmo eli
Jeconcìo eie Jtnc/eiif.Jnc.
ornano.
FAZIO
E NT RE le Jcavazio7ù vcrn producen-
do quante pitture bifognino a formar/i
un giufto volume di quelle , che meri-
tino di ejfere prefcitiate al Pubblico \
fi e filmato pajfare alle altre parti del
gufio degli antichi , che riguardino
anche il difegno . E /ebbene abbiano
ugualmente rapporto alla Pittura così la Statuaria , come
la Scultura W, adoperando P ima i metalli , e f altra i
marmi per imitar la natura nella formazion degli og-
getti ,
(i) La Statuaria è propriamente V arte det git-
far le immagini di bronzo , la Scultura di lavorarle
in marmo , la Piaftica di farle di terra ; e quefia
ultima non folamente è più antica , ma può dirfi an-
che la madre delle altre due , come ancor dell'Inta-
glio : Plinio XXXIV. 7. s XXXV. 12. Pafkelem,
qui plqflicen matrem Jlatuariae , fculpturae , & cae-
laturae effe dixit : e parlando nello fieffo luogo dell'
origine del modellare dice , che il difegno ebbe prin-
cipio in Corinto dall' amor di una Giovane , la quale
per confervar la memoria del fuo cimante , che dovea
partire , fegnò nel muro il contorno dell' ombra, che
vi formava la faccia di quello al lume della lucerna :
e avendo il padre della Giovane polo della creta su
quel contorno produffe l'arte del ritrarre in creta: fìn-
gere ex argilla limilitudines Dibutades Sicyonius
figulus primus invenit Corintia , filiae opera, quae
capta amore juvenis , ilio abeunte peregre , umbram
ex facie ejus ad Iucernam in pariete lineis circum-
fcripfit : quibus pater ejus imprefìa argilla typum
fecit . Quejlo racconto però , qualunque Jìa , e quel
che dice lo fi affo Plinio XXXVI. 5. che la Statuaria,
0 Jìa il gittar di bronzo ebbe cominciamento con Fi-
dia ; al più dee intender/i della Grecia : effendo del
rejlo antichijfìme in Italia prefifo i Tbfcani quefie arti,
propagate forfè dall' 'Egitto , dove ne' tempi più rimoti
Jì trovano adoperate.