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I L I
i.
UTTO par che concorra a render pre-
gevole quello bafforilievo W , la mate-
ria (2), il lavoro ^, la varietà degli og-
getti , e le raoffe delle figure tutte rap-
prefentate con proprietà, ed efpreffione-,
e finalmente il foggetto fteffo , il quale
fembra veramente piuttofìo iftorico, che
lavolofo M , e dimoftra nella maniera più dilicata , e gra-
xtofa la pittorefca fantafia dell'artefice . Né per avventura
tra le immagini, che potrebbero prefentarfx al penfiero (s\
Tom.I. Bron. D d farebbe
{i) Fu ritrovate nelle fe ovazioni di Civita a 30.
Marzo 1758.
(2) E" £ argento mufficelo , con un uncinetto
al di dietro anche d'argento , per tenerli fofpefo , e
fermar fi al muro , 0 con altro pezzo . Dell' ufo di
quejli clipei per rapprefentarvi anche le immagini,
e le azioni degli antenati illujlri delle famiglie , fi
veda Plinio XXXV. 3. Lipfio , Orfino, Gruferò ad
Tac. Armai. IL 83. e Spon Mifcel. Er. Antiq. p. 152.
(3) Dell'origine , e dell'ufo de' baffi ri lievi detti
fia'Greci Topsóixara(vocf ufata anche da Cicerone, da
Marziale , da Plinio, e da altri Latini , ) e della dif-
ferenza tra TOgeuTiXiì, che propriamente corrijponde a
caelatura /' arte di lavorare in baflbrilievo , e TOpvsu-
57)07 V arte di lavorare al torno , e come quejle
due arti diverfe fimo covfufe talvolta dagli Jleffi
miticbi , e dagli Eruditi , fi veda Salmafio Ex.
Plin. p. 735. 38. dove anche /piega , come s' in-
tenda Plinio XXXIV. 8. che dice di Fidia primus
artem toreuticen aperuiffe , quando Anacreonte circa
un fecolo prima fa menzione de' baffirilievi ; O. 17.
( anche prefo Gellio XIX. 9. ) e 18. Del rejlo fi
"veda Plinio XXXIII. 12. e XXXIV. 8. e Atenei nel
frammento prejfo Cafaubono XI. 4. p. 782. degli arte-
fici illufiri in quella forta di lavori.
(4) E' flato pubblicato fin dal 1758. un Saggio
di Offervazioni su quejìo bafforilievo per farci crede-
re , che non altro , che Venere tutta data in preda
al dolore per motivo d'Adone vi fia rapprefentata.
Per altro , lafciando Jlar» l'impegno di fojlenere un
fentimento dato sul campo con quella franchezza , e
con quell' ardire, che dijlingue i giovani ; vi fi rico-
nofee pur troppo una ctrta maniera di penfare corri-
fpondente a quell'età impaziente , che a qualunque
cojlo fi vuol produrre. Del rejlo quefìo bafforilievo ha
avuta traile fue mani quella jlejfa dijgrazia , che
hanno incontrata gli altri pezzi antichi del Mufeo
Reale traile mani de' frettolofi ; vedendofene alterate,
0 taciute le circoflanze più interejfanti , come fi an*
derà avvertendo nelle note leguenti.
(5) Potrebbe forfè a taluno cader nel penfier»
qualche fofpetto di Bidone , 0 di altra fimile favolo~
fa avventura ; ma in tutte s'incontrano difficolti
maggiori , che nella Jloria di Cleopatra , per adat-
tarvi tutto ciò ? che fi vede nel bafforilievo.
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i.
UTTO par che concorra a render pre-
gevole quello bafforilievo W , la mate-
ria (2), il lavoro ^, la varietà degli og-
getti , e le raoffe delle figure tutte rap-
prefentate con proprietà, ed efpreffione-,
e finalmente il foggetto fteffo , il quale
fembra veramente piuttofìo iftorico, che
lavolofo M , e dimoftra nella maniera più dilicata , e gra-
xtofa la pittorefca fantafia dell'artefice . Né per avventura
tra le immagini, che potrebbero prefentarfx al penfiero (s\
Tom.I. Bron. D d farebbe
{i) Fu ritrovate nelle fe ovazioni di Civita a 30.
Marzo 1758.
(2) E" £ argento mufficelo , con un uncinetto
al di dietro anche d'argento , per tenerli fofpefo , e
fermar fi al muro , 0 con altro pezzo . Dell' ufo di
quejli clipei per rapprefentarvi anche le immagini,
e le azioni degli antenati illujlri delle famiglie , fi
veda Plinio XXXV. 3. Lipfio , Orfino, Gruferò ad
Tac. Armai. IL 83. e Spon Mifcel. Er. Antiq. p. 152.
(3) Dell'origine , e dell'ufo de' baffi ri lievi detti
fia'Greci Topsóixara(vocf ufata anche da Cicerone, da
Marziale , da Plinio, e da altri Latini , ) e della dif-
ferenza tra TOgeuTiXiì, che propriamente corrijponde a
caelatura /' arte di lavorare in baflbrilievo , e TOpvsu-
57)07 V arte di lavorare al torno , e come quejle
due arti diverfe fimo covfufe talvolta dagli Jleffi
miticbi , e dagli Eruditi , fi veda Salmafio Ex.
Plin. p. 735. 38. dove anche /piega , come s' in-
tenda Plinio XXXIV. 8. che dice di Fidia primus
artem toreuticen aperuiffe , quando Anacreonte circa
un fecolo prima fa menzione de' baffirilievi ; O. 17.
( anche prefo Gellio XIX. 9. ) e 18. Del rejlo fi
"veda Plinio XXXIII. 12. e XXXIV. 8. e Atenei nel
frammento prejfo Cafaubono XI. 4. p. 782. degli arte-
fici illufiri in quella forta di lavori.
(4) E' flato pubblicato fin dal 1758. un Saggio
di Offervazioni su quejìo bafforilievo per farci crede-
re , che non altro , che Venere tutta data in preda
al dolore per motivo d'Adone vi fia rapprefentata.
Per altro , lafciando Jlar» l'impegno di fojlenere un
fentimento dato sul campo con quella franchezza , e
con quell' ardire, che dijlingue i giovani ; vi fi rico-
nofee pur troppo una ctrta maniera di penfare corri-
fpondente a quell'età impaziente , che a qualunque
cojlo fi vuol produrre. Del rejlo quefìo bafforilievo ha
avuta traile fue mani quella jlejfa dijgrazia , che
hanno incontrata gli altri pezzi antichi del Mufeo
Reale traile mani de' frettolofi ; vedendofene alterate,
0 taciute le circoflanze più interejfanti , come fi an*
derà avvertendo nelle note leguenti.
(5) Potrebbe forfè a taluno cader nel penfier»
qualche fofpetto di Bidone , 0 di altra fimile favolo~
fa avventura ; ma in tutte s'incontrano difficolti
maggiori , che nella Jloria di Cleopatra , per adat-
tarvi tutto ciò ? che fi vede nel bafforilievo.