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Stia
Ss
- ì
TAVOLA XLVI
IMIL E quafi in tutto al precedente
è quefìo altro vecchio, e robufìo Fau-
no , colla fìelìa corona 9 colle fteffe
orecchie, colla fteffa tór^ , e col ^<?//o
parimente /#r^0, e /?<?/^/ò (2) , che iìede
anche fopra un pezzo di rupe , acca-
rezzando una tigre ^),
(1) Tale appunto in tutte le farti fue è il bron-
zo compagno , il quale perciò non Ji è incifo , e con
una Jìmile Tigre , dalla di cui bocca ufciva V acqua,
come dalla bocca di quefta.
(2) Ippocrate Praedi&or. lib IL 12. p. 497. tò Ss
SYìQoQ STiXUSlV Xf'? ISTpXyUVCV TS SOV , xxi TlXGtOV.
è da lodarli il petto quadrato , e irfuto, 0, come tra-
duce Celfo TI. 8.corpus, quod minime tenue , quodque
maxime lati peBoris Jetoji ejl : dinotando ciò un'ot-
tima coflituzion di corpo , e che promette lunghijjima vi-
ta.Galeno poiWh. 2. de temperam.ycr/w » che i biliofi,
i quali hanno un temperamento caldo , e fecco , fono
grandementepelqfi : e quindi, perchè i collumi dell'ani-
mo feguono la complejjìone del corpo , ojjèrvano i Fifo-
tiomijli , che il petto irfuto dinota un uomo accorto,
e perfpicace , come nota Euftazio nel dar ragione di
quel che dice Omero II. a. 189. di Achille
. . . s'/iQsco'tv hxatotai StxjSfyx /j.spfj.rfpt'fcs!/,
Ebbe doppio penfier nel petto irfuto :
e dove Omero II. (5. 3 5 8. dà a Pilemene , e altrove
anche a Patroclo , Tixgiov xTjp il cuor pelofo, ( per
fpìegare un uomo fa ito, prudente , e coraggiof inte-
rne , e forte, come nota ivi Euftazio ) , dice EJichio
dover/i infendere il contenente pel contenuto, cioè il
petto irfuto , che contiene il cuore ; e /'Etimologico
dice doverfi intendere la caufa per V effetto, cioèhiu-
to per calorofo , perchè V effere il petto pelofo nafce dal
calore grande del cuore , in cui è ripnfto to ftupuhs ,
tò dspfj.ós , re (ixvixòv t/jg ^uy/ìS V igneo, il bollen-
te , il furiofo dell' anima . In fatti agli uomini valo-
rofì', e robufti fi dà il petto, e'I cuore pelofo da
Manno XXVI. 85.
Qqiktx SxovségMV èxopvaasro Qù?ix
Toìo-rs svi xgxài'y) Kx'atxi tpi'ys? » w %xprj xisì
^eiiyjic Odpaog sy^ci, xxì è iffcfà&ìò'iv Svùa :
L'orride fquadre v' eran de' Sabini,
Di petto e cuor pelofo, onde hanno l'alme
Ardite, e a cui non fa Bellona orrore.
Anzi
Stia
Ss
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TAVOLA XLVI
IMIL E quafi in tutto al precedente
è quefìo altro vecchio, e robufìo Fau-
no , colla fìelìa corona 9 colle fteffe
orecchie, colla fteffa tór^ , e col ^<?//o
parimente /#r^0, e /?<?/^/ò (2) , che iìede
anche fopra un pezzo di rupe , acca-
rezzando una tigre ^),
(1) Tale appunto in tutte le farti fue è il bron-
zo compagno , il quale perciò non Ji è incifo , e con
una Jìmile Tigre , dalla di cui bocca ufciva V acqua,
come dalla bocca di quefta.
(2) Ippocrate Praedi&or. lib IL 12. p. 497. tò Ss
SYìQoQ STiXUSlV Xf'? ISTpXyUVCV TS SOV , xxi TlXGtOV.
è da lodarli il petto quadrato , e irfuto, 0, come tra-
duce Celfo TI. 8.corpus, quod minime tenue , quodque
maxime lati peBoris Jetoji ejl : dinotando ciò un'ot-
tima coflituzion di corpo , e che promette lunghijjima vi-
ta.Galeno poiWh. 2. de temperam.ycr/w » che i biliofi,
i quali hanno un temperamento caldo , e fecco , fono
grandementepelqfi : e quindi, perchè i collumi dell'ani-
mo feguono la complejjìone del corpo , ojjèrvano i Fifo-
tiomijli , che il petto irfuto dinota un uomo accorto,
e perfpicace , come nota Euftazio nel dar ragione di
quel che dice Omero II. a. 189. di Achille
. . . s'/iQsco'tv hxatotai StxjSfyx /j.spfj.rfpt'fcs!/,
Ebbe doppio penfier nel petto irfuto :
e dove Omero II. (5. 3 5 8. dà a Pilemene , e altrove
anche a Patroclo , Tixgiov xTjp il cuor pelofo, ( per
fpìegare un uomo fa ito, prudente , e coraggiof inte-
rne , e forte, come nota ivi Euftazio ) , dice EJichio
dover/i infendere il contenente pel contenuto, cioè il
petto irfuto , che contiene il cuore ; e /'Etimologico
dice doverfi intendere la caufa per V effetto, cioèhiu-
to per calorofo , perchè V effere il petto pelofo nafce dal
calore grande del cuore , in cui è ripnfto to ftupuhs ,
tò dspfj.ós , re (ixvixòv t/jg ^uy/ìS V igneo, il bollen-
te , il furiofo dell' anima . In fatti agli uomini valo-
rofì', e robufti fi dà il petto, e'I cuore pelofo da
Manno XXVI. 85.
Qqiktx SxovségMV èxopvaasro Qù?ix
Toìo-rs svi xgxài'y) Kx'atxi tpi'ys? » w %xprj xisì
^eiiyjic Odpaog sy^ci, xxì è iffcfà&ìò'iv Svùa :
L'orride fquadre v' eran de' Sabini,
Di petto e cuor pelofo, onde hanno l'alme
Ardite, e a cui non fa Bellona orrore.
Anzi