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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0020
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4 TAVOLAI

piuttoflo, che una figura capricciofa -, farebbe quefta pit-
tura di un pregio veramente Angolare, fe poteffe dirfi con
ficurezza, elfervi rapprefentata la pittoreffa Lala (ls), ce-
lebre per le fue opere fette in Italia ? e in quefti fìeffi
noftri luoghi.

(i 3) Plinio XXXV. 11. Lala Cyzicena, perpetua JBelliffìmo luogo , e che fenibm fatto a proposto per
virgo , M. Varronis juventa , Romae & penicillo la nojlra pittura : dove è ancora da avvertir/i la
pinxit, caejlro in ebore , imagines mulierum maxi- piccolezza, e la rotondità del pezzo, che tiene in mano
me ; & Neapoli anum in grandi tabula : fuaro la pittorefla ,per dedurne il fofpetto,fe forfè dipngef-
quoque imaginem ad fpeculum . Nec ullius velo- fe full* avorio coi colori in cera , come dice qui PU-
cior in pidura manus fuit ; artis vero tantum , nio ; e the V altro quadretto fojfe pojlo per dinotar*
ut multum manipretio antecederet celeberrimos le due maniere , in cui quella donna dipinse» e col
eadem aetate imaginum pi&ores , Sopolim , & ceftro» e col pennello•
Dionylìum a quorum tabulae pinacothecas implent.

Jlftei-io Palmo JVapo/emno

TAVOLA II»
 
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