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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0024
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8 TAVOLA II.

co & coi fegni di ariete ^, toro gemini, cancro, leo-
ne w, e vergine ^ ), fituato fopra un pilafiro di color

dell* antico poeta Aleffi , riferito da Ateneo china per altro più ai Caldei , che agii Egizzii ; t
(II. 18. p. 60. ) » ^ defcrivendo una cena , d/- offerva con Keplero, e con altri, che all'afilrologiagì'li-
ce , che fu portato in tavola un piatto , che contenea diziaria , e alla vanità di voler fapere il futuro dee
' To t3 7TÓA8 tS 7iolvtÒq vifiiaQaifiov, V agronomia i fuoi progrejji . L' Autore dell' Hiftoire
K'7tolvt surjìf, txksì ydp si> toluty} notÀd ' du Gel To. I. p. 17. tf fegg. ( Macrobio I. Sat.
I'x^f , spiQoi, òiSTpsye tÌtuv GXOpTriog' 17. ) s'impegna a fofiene<e , che furono ppfti i nomi
*Tu;iQ.amv ow yj/JUTÓpLOV (o, yj[j,iTÓ£iott come ai fegni dello zodiaco per dinotare con quel tale ani-
legge il Cafaubono ) Tiìg dsspocg. male il rapporto di ciò , che in ciafcun mefe fucce-
Mezzo globo ceìefte, il quale avea de nella terra , 0 pei lavori della campagna , 0 pel
Quanto è di bello in ciel : pefci, capretti, caldo, 0 per le piogge fecondo le diverfe Jituazioni del
E tra quefti correva lo fcorpione ; Sole nel corfo dell' anno. Non è da tacer/i ancora la
E l'uova dimezzate eran le (Ielle. Jingolare opinione ( riferita, e non approvata per altro
Anche Petronio ( cap. 35. ) defcrive nella cena di da Fontanella nella Iftor. dell' Accad. delle Scienze
Trimalcione un fìmil piatto : Repoiìtorium enim ro- Tom. III. p. 44. ), che i nomi e le figure delle coflel-
tundum duodecim habebat jigna in orbe difpofita. lazioni dello zodiaco fieno prefe dai -figli di Giacobbe.
Si veda ivi // Burmanno, e gli altri Commentatori. (7) Gelilo ( XIII. 9. ) rifpondendo alla critica
Antologia (IV. 32. Ep. 10., dove fi veda l'Uezio fatta da Tirone , Uberto di Cicerone, agli antichi la-
p. 35.) vi è un Epigramma si'g fjuvaépioif sxov toc tini, che chiamavano fucule le Jadi, dice: Stellae au-
iéfextz tpàct fopra un piatto, che avea i dodici fe- tem . . . hae ita circulo, qui zodiacus dicitur , ti-
gni dello zodiaco;// quale comincia: A'pyupsog nó'Aog tae , locataeque funt , ut ex earum pofitu fpecies
fc'Ycc, Argenteus polut. hic . da notarji, che tali quaedam, & fimulacrum effe videatur Tauri capitis;
piatti , 0 piuttoflo coverchi di fercoli , (imili alle no- ficuti ceterae partes, & reliqua imago Tauri con-
Jlre zuppiere , diceanfì poli ; perchè appunto rappre- formata , & quafi depi&a efì locis regionibufque
fentavano e nella figura , e ne' fegni, 0 cofìellazioni, earum ftellarum , quas Graeci TtXsUSxg , nos Vergi-
cbe aveano (colpite , 8 foprappofie , l'emisfero celere, lias vocamus . Offerva il Goguet (Le), che i Ci~
X>al vederli poi fatta menzione di quejli piatti , 0 viefi , prefifo i quali è antich/JJìmo l'ufo de' globi ce-
coverchi da Alejfi, può ben dedurfì l'ufo anticbijfìmo lefli, non fegnano le cofìellazioni con fis»™ , ma con
de'globi celefli coi fegni dello zofilajo. /empiici linee rette , che unifeonn u (ielle fecondo la

(5) Varie anche fono le opinioni sullo JC0VTt„ierno t^r,ì™-, «'jWto cosi più facilmente diflinguerle.
dell' obliquità dell'Eclittici , attribuendofi da altri Del refìo le favole adattate da' Greci ai fegni dello
agli Bgizzii ( Scoliate di Apollonio IV. 262. ) da al- zodiaco , e alle altre cofìellazioni , fono riferite da
tri ai Caldei 0 fieno Atff/rii , 0 Bahìlonefì ( Cicerone Eratofiene ne' Catafterifmi , e da Igino ne II' Aftrono-
Div. I.3. Igino Fab. 274., ove i Comentatori ; Sejlo mico Fletico ; ficcarne gli Egizzii, i Perfiani,gl'In-
Empirico V. 24., Sarda in A'spoho'fiia ) ; 3a al- di ani , gli Arabi aveuno le loro Javole confondenti
tri agli Etiopi ( Luciano Aftrol. 4. ) ; da altri ai alle figure delle loro sfere diverfe dalla Greca. Si veda
Greci, e tra quefti chi V attribuì fee a Pittagora , chi lo Scaligero, e l'Uezio a Manilio nella Sfera Barbarica.
ad Anaffimandro , chi ad Empi de ( fi veda Plinio (8) Servio ( Georg. I. 34. ) riferifee quel , che
il ce. Vojfio , e Salmafio 11. ce. Diogene Laerzio in fcrive Fanone, che Empedocle Siracufano ebbe la gra-
Anaximand., e fopra tutto il dotto e giudi'zi'ofo Goguet zia da una Deità di vedere il Cielo , come era , e
To. I. lib. III. Art. II. §. t. ^//'Origine dèllè arti; offervò tres portas, trefque viàs ( per andare al Cie-
e nel To. IL Diff. L fopra i nomi , e le figure del- lo ) unam ad fignum Scorpionis , qua Hercules ad
le Cofìellazioni ). ° Deos iffe diceretur ; alteram per limitem, qui eft

(6) Il primo , che fituaffe ì fegni nello zodiaco , fi inter Leonem , Se Cancrum ; tertiam inter Aqua-
vuol, che ffife Ckojìrato; Obliquitatem {(igniferi ) riunì, & Pifces.

intellexifle Anaximander Miiefius traditur primus ; (9) La Vergine nella sfera greca^ è rapprefentata
Jigna deinde in eo Cleoftratus ; •& prima Arietis , per una donna alata colle Ipiche in mano ( Igino
& Sagittarii ( Plinio II. 8. ) . Del redo l'opinione Aftr. Poet. II. 25. ) , 0 colle bilance ( Teone ad
più ricevuta è , che gli Egizzii , i quali ficcarne fi Arato p. 13. ) ; e crede fi a la Giuftizia , 0 Cerere ,
vuol che fofferoflati i primi pronomi, e avejfero i 0 la Fortuna ( Salmafio Ex. Plin. p. 872. e 873. ),
primi ojjervata l'obliquità ^//'Eclittica , così anche e alata anche qui fi vede, non riconofeendofi il di piò-
vi fituarono le cofìellazioni corrifpondenti, e diedero i per la piccolezza della figura . Nella sfera Perfiana
nomi a quejle fitto figure di animali , ch'era la loro all' incontro , è figurata per una donna col bambino
waniera di fcrivere per geroglifici. Oltre allo Scolia- in braccio: e'I Seldeno (deDiis Syris I. 2. p. 30. )
Jle di Apollonio, Erodoto il. 4. <?;82. Eufiazio a Dio- offerva , che Aboafar, e Roggiero Bacone lo fpiegano
mJìo Y. 232. e 905., Plutarco PI. PhiJ. II. 12. ; Ma- per la Vergine col bambino Gesù: aggiungendo il
crobio Somn.Scip. I. 21. e gli altri antichi, fi vedano Bacone: quod natafuit,quando fol eft in Virgine, Se
il Warburton, lo Scaligero, h Stanlei , il'Brukero, ita habetur ugnatura in Calendario; ìf quod nu-
il Goguet , che efamina lutto giudiziofamente , e in- triet fiiium fuumjefum Chrifìuni in terra Hebraeorum.
 
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