33
iiUil
Li'11';
..... i l i mimi
TO' !
-Palmo R om an o.
u 1,1 i i.
TTT
Vinc. Campana, dò.
Pai/no J\fap alitano ■
Fi//p. Mora/usi /sic.
TAVOLA VII.
Tom.V.Pit.
UTTI quefìi fez pezzetti d'intonaco
hanno lo ftefìò campo giallo W \ e può
ben dirfi, che rapprefentino il trionfo di
"dimore sugli altri dei W . I due Amo-
rini del primo pezzetto portano un cor-
nucopia hi 1 e il primo di elfi ha il pan-
no verde, il fecondo lo ha rojfo : 1 due
F del
(1) Furono trovati tutti nelle fcavazioni di C'i-
vi ta , dipinti sulle pareti di una Jlejpi fianza.
(2) Serviranno di fpiegazione a tutte quefìe pit-
ture due lellijjimi Epigrammi dell' Antologia ( IV.
12. Ep. 63. e 64. ). Il primo è quejlo:
2fa?L0xape7e eparag, l'ò' àg fipitxpoìccv èli ójfioig
0"7t?ia Qs pisci dsm tifai dyotTaó^sm,
Tu^nocvcc, mt Qupao» Bpo[xi's ^Zwós rs xspawov,
AWcT Èvèsals mi xópw fàwfto».
$o<> <T €uto%oi> QapéTpw, K'tìaTS rpiairnv,
K.ui oQsmpw pipw HpoavdnQ qónaTiQV.
Vedi carchi di fpoglie gli Amorini,
Cerne portan sugli omeri robufti
L' armi degli altri dei lieti i ragazzi ì
I t mpani, ed il tirfo di Lieo ;
II fulmine di Giove,- e del guerriero
Marte lo feudo, e l'elmo bene adorno;
Di Febo la faretra colle frecce;
J)i Nettuno il tridente, e delle forti
Erculee mani la nodofa clava.
Il fecondo è il feguente :
H,u?i'fo0ii>Tsg 0"àofimi/ ÌB' àg onTcoioiv E"puT£S-
Koff/tòvr' ddavdmy gx.uZ.ot 0puaaaófJL£i/oi.
Qoi'fis to"£cù (pipmi, Alog Ss xspaui/òi/, K'pyjog
O"n?.oi/, Hotì kws7]v , H'paxPtfBc góira?ioy,
EfotxTu'urs Osti rpifistèg $ópu, Qupaa ts Bd*x* *
XlTYivd néòiTÌ èpfjfè, 7ictfi7rxS(x 3' K'prs^iSog
Oùvl a-xpog Owòìg eimiv pstiewtv E'pètw „
&ui'(jL0»sg óig 0Tt7M» xóafioi/ sSuxa» 'é%W.
Vedi, come gli Amori il Ciel difarmano,
E fi ornan delle fpoglie degli dei !
Tolgono a Febo l'arco, a Giove il fulmine,
A Marte l'armi, e Telmo, a Ercol la clava»
A Nettuno il tridente, a Bacco il tirfo,
f talari a Mercurio, ed a Diana
La face . Ah non fra dunque a gli uomin grave
Cedere degli Amori alle faette ,
Cui gli ornamenti lor cedon gli dei.
(3) // cornucopia è proprio della Fortumi ; e in
Egira vedeaji la Fortuna col cornucopia , che ffvect
jlmore
iiUil
Li'11';
..... i l i mimi
TO' !
-Palmo R om an o.
u 1,1 i i.
TTT
Vinc. Campana, dò.
Pai/no J\fap alitano ■
Fi//p. Mora/usi /sic.
TAVOLA VII.
Tom.V.Pit.
UTTI quefìi fez pezzetti d'intonaco
hanno lo ftefìò campo giallo W \ e può
ben dirfi, che rapprefentino il trionfo di
"dimore sugli altri dei W . I due Amo-
rini del primo pezzetto portano un cor-
nucopia hi 1 e il primo di elfi ha il pan-
no verde, il fecondo lo ha rojfo : 1 due
F del
(1) Furono trovati tutti nelle fcavazioni di C'i-
vi ta , dipinti sulle pareti di una Jlejpi fianza.
(2) Serviranno di fpiegazione a tutte quefìe pit-
ture due lellijjimi Epigrammi dell' Antologia ( IV.
12. Ep. 63. e 64. ). Il primo è quejlo:
2fa?L0xape7e eparag, l'ò' àg fipitxpoìccv èli ójfioig
0"7t?ia Qs pisci dsm tifai dyotTaó^sm,
Tu^nocvcc, mt Qupao» Bpo[xi's ^Zwós rs xspawov,
AWcT Èvèsals mi xópw fàwfto».
$o<> <T €uto%oi> QapéTpw, K'tìaTS rpiairnv,
K.ui oQsmpw pipw HpoavdnQ qónaTiQV.
Vedi carchi di fpoglie gli Amorini,
Cerne portan sugli omeri robufti
L' armi degli altri dei lieti i ragazzi ì
I t mpani, ed il tirfo di Lieo ;
II fulmine di Giove,- e del guerriero
Marte lo feudo, e l'elmo bene adorno;
Di Febo la faretra colle frecce;
J)i Nettuno il tridente, e delle forti
Erculee mani la nodofa clava.
Il fecondo è il feguente :
H,u?i'fo0ii>Tsg 0"àofimi/ ÌB' àg onTcoioiv E"puT£S-
Koff/tòvr' ddavdmy gx.uZ.ot 0puaaaófJL£i/oi.
Qoi'fis to"£cù (pipmi, Alog Ss xspaui/òi/, K'pyjog
O"n?.oi/, Hotì kws7]v , H'paxPtfBc góira?ioy,
EfotxTu'urs Osti rpifistèg $ópu, Qupaa ts Bd*x* *
XlTYivd néòiTÌ èpfjfè, 7ictfi7rxS(x 3' K'prs^iSog
Oùvl a-xpog Owòìg eimiv pstiewtv E'pètw „
&ui'(jL0»sg óig 0Tt7M» xóafioi/ sSuxa» 'é%W.
Vedi, come gli Amori il Ciel difarmano,
E fi ornan delle fpoglie degli dei !
Tolgono a Febo l'arco, a Giove il fulmine,
A Marte l'armi, e Telmo, a Ercol la clava»
A Nettuno il tridente, a Bacco il tirfo,
f talari a Mercurio, ed a Diana
La face . Ah non fra dunque a gli uomin grave
Cedere degli Amori alle faette ,
Cui gli ornamenti lor cedon gli dei.
(3) // cornucopia è proprio della Fortumi ; e in
Egira vedeaji la Fortuna col cornucopia , che ffvect
jlmore