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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0145
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t^a/mu f/humano

t^cohòo de Jlntjelijjn

TAVOLA XXIX.

NCHE quefìa pittura ^ in campo di
aria, chiufa da una cornice col giro inte-
riore o/curo, colfaltro biancor e col terzo
giallo, può dir fi, che ci rapprefenti un
Narcifo nel giovanetto feduto fopra un
gran fajfo accanto ad un fonte, con due
afte da caccia in mano, e con panno réfi
fo, da cui in piccola parte ha le co/ce coverte : Se pure
il nodo/o baftone ^ appoggiato al /affo , prendendoli per
una clam M, non produca in alcuno altro penfiero.

T TAV. XXX.

istcmcjii.Ttu -jCLiljJ

Tom.V.Pit.

(1) Fu ritrovata nelle Scavazioni di Civita.

(2) Senofonte ( de Venat. p. 984. ) vuole , che
da' cacciatori fi porti anche la clava . Onde ben po-
trebbe convenire a Narcifo, 0 ad altro cacciatore del-
la favola. JSTè folamente il pedo, ma la clava era
anche de' pafìori ( Teocrito Id. IX. 23. ove lo Sco-
liate, e'I Warton ) , detta perciò vo/ui'y] tiopùvoc cla-
va paftora'e ( Auth. IV. 22. Ep. 51. ); e ferviva per
ammazzare i lupi ( Anth. IV. 22. Ep. 49. ) .

(3) prime fatiche d'Ercole ancor giovane fu-
rono nella caccia , a la prima fra le più illuflri fi*
quella del Leone Cleoneo: Grazio ( Cyneg. 69.) i

Ipfe deus, cultorque feri Tyrinthius orbis,
Quem mare^uem tellus.quem praeceps janua Ditis,
Omnia tentantera, qua laus erat obvia, paffi ,
Hinc decus, & famae primum patravlt honorem.

Pindaro ( Mi. VI. ?0. ) chiama V ucci/ione del Leo-
ite Hemeo nd[i7rpmov às0AM la prima delle fatiche
d'Ercole; e Apollodoro ( Bibl. I. p- S6; ) dlce > cbf
Ercole in età di anni diciotto uccifi H Leone Ci*
teroneo ; ed è da notarfi , che Apolhdoro numera
traile armi di Ercole anche /'afte lunghe da ca:ciat
aìto'nsg. Se poi la delicatezza della figura fenihrajè
■non corrifpondere alla robuftezza di Ercole anche gio-
vanetto , potrebbe fofpettarjt efpreffo il penilero di Va*
lerio Fiacco (I. 120. ), il quale dice d'iìz:

. . . Velit iHe quidem, fed dextera nondum

Par oneri, clavaeque capax .
Si potrebbe penfare anche a Tefeo , giovanetto anche
egli , ed armato di clava ; ma e aueflo , ed altri Ci-
mili penfieri riefcono egualmente incerti : potendo la
clava convenire a tutti gli Eroi.
 
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