Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0249
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
239

~\r.<\

TAVOLA LIV.

ToM.V. PlT.

EMPIRICISSIMA e cjuefta pittura «
iti campo bianco , che rapprefenta una

donna con capelli biondi , e in. parte
Jciolti^, con corona di alloro, coir^i-
£0 interiore, fermato da //v fibbie (s)
di color verde, e co\X abito esteriore di
color cangiante tra il ro^a , e'1

L1 in

(i) Fu trovata nelle fcav Azioni di Pompei.
(a) Ovidio ( Paft. V. 79. ) :

Tutu fic negleStos hedera redimita capillos
Prima fui coepit Calliopea chori.
Virgilio ( Aeri. I, 740. ):

---- Cithara crinìtus Iopas

Perfonat aurata :
dove Servio : imitabatur Apollinis formam, clips fue-
lat edam artis imitator: quocirca apud Ovidium de
fe loquens {Apollo) ait I. Mei. 564. Utque meum zV
ionjìs caput efì juvenile capillis . Onde è verijimile,
cfo jìccome le donne, che davano gli oracoli , aveano
le chiome fciolte ( Tibullo II. El.' V. 66. ove il Brouku-
fio; e'I Begero Th.Br. To. I. p. 60.); così anche UCi-
tariftrie ad imitazione di Apollo le portaffero tfe mn
intieramente fciolte , in parte foltanto legate, onde ri-
cadejfero svolazzanti per le [palle con una certa negli-
genza, che accrefcea leggiadria: ut vagi, & volucres
elabantur , non bona firrjplicitate, come dice Tertuìli^

no ( de cultu fem. II. 7. ) delle donne vane ; e come gene'
ralmente preffo i Greci, e i Romani le portavano le donne
di piacere (Bin/io Arift. Sac p. 920. Spanemio a Calli'
maco H. in Cer. v. 5. Broukufìo a Tibullo I. El. VII 74-)-
(3) Si fono anche altre volte incontrate sì fatte
vefti, 0 pepli interiori con fibbie , perciò detti nspo-
MTpi'feg ( Teocrito Id.ié. 21. ove lo Scoli afte, e 7 War-
ton , e Spanemio ai Cefari di Giuliano Pr. p.124.).
Belliffimo è /' Epigramma di Antipatro (Anth. III. 12.
52.), in cui loda la celebre Ipparcbia, filofofa Cini-
ca, moglie di Crai et e:

T& Ss Kvvèfr s'aóuxv gcj[xsXsoj $lÒtoi> .
OùSs fjLoi dfx7ts%ómi nspoviQTiSsg, è fictSunsTtAog

EùfJLaptg , » iMtóuv s'uolSs xsxpuQizAcg .
OuSag Ss ax/jrfi>w vwéfMropog, ars auyqSòg

a/flrMjJ , j£ v.ot rag fiArifACt xcLimiTvsyéog ,
K'fJilJJ Sè MotivotTiiag ngéavov fiiog yju A'Tcthocnccg,

Tówo» hoìf GQ$ia xgfaeoy òpi^o^iag.

Non
 
Annotationen