352 TAVOLA LXXIX.
fembran di pino \ e tiene il pedo in una mano , e la fi-
ringa nelF altra.
Il riquadro di fotto è in tutto limile a quel di fopra .
La Pficbe nella nicchia , che fi riconofce alle folite ali
di farfalla, ha i capelli biondi cinti di frondi , e fiori \
ha il panno di color ©mfe -, e tiene colla un jfe-
fioncino di frondi , e ^ri , e nella finiftra un //>y8 in-
trecciato con /?#/rri, e fiori .
infegne. Ma V effere unito a Pliche , rapprefentata nel
riquadro inferiore , dimifira chiaramente, 7^ /o
Cupido co» quelle dìvife. Per altro il pedo, e la
firinga convengono a tutti gli dei bofcberecci; e 7 pino
era anche la corona di Nettuno , e di Bacco ( Plutarco
Symp.V. 3. PafcalioVl.2y.);e oltracciò con quejli tre
diflintivi del pino, pedo , e della firinga, s'incon-
tra anche ffefjo Ari . Può dunque fupporfi, che qui fi
rapprejenti /'Amor paftorale, 0 fìa l'inclinazione dell*
anima per la vita bofehereccia ; cor rispondendo il tirfo,
e h frondi, e i fiori , che fi vedono traile meni della
Pliche. J)t j>iù ficcarne k firinga è il Jimhlo dell'
armonìa, e della concordia (Servio 1.e): così il pino
è il Jìmbolo della caftità, e dell'amor pudico, e perciò
nelle nozze fi portavano le fiaccole di pino, detto per
tal cagione pronubo da Virgilio (in Ciri v. 439-):
Pronula nec caftos accendet pinus odores.
ylnzi di pino fi coronavano anche le vergini ( Calli-
maco H. in Dian.21. Achille Tazio lib.Vili. Longo
Paftor. lib. I. Pafcalio VI; 28. ) . Non è dunque in-
verìfimile quahhe allufione alla favola dì Amore, e
di Pfiche effer qui rapprefentata ; e di cui fi vedrebbe
forfè più chiaro il rapporto, fe fi avejfero i libri di
Arifiofonte, che così lungamente defcrijfe quefla favola.
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TAV. LXXX.
fembran di pino \ e tiene il pedo in una mano , e la fi-
ringa nelF altra.
Il riquadro di fotto è in tutto limile a quel di fopra .
La Pficbe nella nicchia , che fi riconofce alle folite ali
di farfalla, ha i capelli biondi cinti di frondi , e fiori \
ha il panno di color ©mfe -, e tiene colla un jfe-
fioncino di frondi , e ^ri , e nella finiftra un //>y8 in-
trecciato con /?#/rri, e fiori .
infegne. Ma V effere unito a Pliche , rapprefentata nel
riquadro inferiore , dimifira chiaramente, 7^ /o
Cupido co» quelle dìvife. Per altro il pedo, e la
firinga convengono a tutti gli dei bofcberecci; e 7 pino
era anche la corona di Nettuno , e di Bacco ( Plutarco
Symp.V. 3. PafcalioVl.2y.);e oltracciò con quejli tre
diflintivi del pino, pedo , e della firinga, s'incon-
tra anche ffefjo Ari . Può dunque fupporfi, che qui fi
rapprejenti /'Amor paftorale, 0 fìa l'inclinazione dell*
anima per la vita bofehereccia ; cor rispondendo il tirfo,
e h frondi, e i fiori , che fi vedono traile meni della
Pliche. J)t j>iù ficcarne k firinga è il Jimhlo dell'
armonìa, e della concordia (Servio 1.e): così il pino
è il Jìmbolo della caftità, e dell'amor pudico, e perciò
nelle nozze fi portavano le fiaccole di pino, detto per
tal cagione pronubo da Virgilio (in Ciri v. 439-):
Pronula nec caftos accendet pinus odores.
ylnzi di pino fi coronavano anche le vergini ( Calli-
maco H. in Dian.21. Achille Tazio lib.Vili. Longo
Paftor. lib. I. Pafcalio VI; 28. ) . Non è dunque in-
verìfimile quahhe allufione alla favola dì Amore, e
di Pfiche effer qui rapprefentata ; e di cui fi vedrebbe
forfè più chiaro il rapporto, fe fi avejfero i libri di
Arifiofonte, che così lungamente defcrijfe quefla favola.
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