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Polska Akademia Umieje̜tności <Krakau> / Komisja Historii Sztuki [Editor]; Polska Akademia Nauk <Warschau> / Oddział <Krakau> / Komisja Teorii i Historii Sztuki [Editor]
Folia Historiae Artium — NS: 7.2001

DOI article:
Kalinowski, Lech: Dei due assi delle pitture murali di Giotto nella Cappella dell'Arena di Padova
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.20619#0019

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to- il ciclo cristologico dali’Infanzia alla Passione-, infine
il ciclo dedicato alla vita di San Giovanni Battista, diret-
to predecessore di Cristo e patrono del battistero.

Tranne il primo tutti gli altri cieli sono composti di
ąuindici campi divisi da lesene, ordinati in tre scene in
un campo. In basso i cieli biblici vengono chiusi da una
decorazione geometrica sotto forma di ąuattro grandi
lastre ąuadrilatere in marmo eon ritratti di pontefici, de-
limitate eon spesse linee scure.

I mosaici della cupola del battistero di San Giovanni
in Firenze costituiscono un’importante testimonianza della
pittura fiorentina prima di Giotto e ąuella a lui contempo-
ranea. Iniziati intorno al 1260 e portati a termine tra il 1340
e il 1350, malgrado la centralka dell’interno, nelfassetto
e nelfordine iconografico sono indirizzati verso 1’altare10 11.

Si avanza 1’ipotesi che il complesso a strisce dei cieli
biblici che circonda 1’interno della cupola del battistero

10 Ibidem, pp. 6-7: Die Richtung zum Altarraum. In relazione al
Gindizio Universale e alla grandę figura del Cristo Giudice nel batti-
stero di Firenze, I. Hueck sottolinea il doppio asse dei mosaici: centra-
le e longitudinale, vedi Hueck, op. cit., pp. 29-44: Die Kompositions-
prinzipien der Kuppelmosaiken und ihre Vorstnfen, nonche le pp. 45-
63: Das Programm der Kuppelmosaiken und sein vermutliches Vorbild.

11 B. Cole, Giotto andFlorentinePainting 1290-1372, Evanston-
San Francisco-London 1976, pp. 20-23, Platę 4;Aronberg-Lavin,

di Firenze possa aver ispirato il complesso delle scene
a strisce che circondano 1’interno della Cappella delfAre-
na di Padova.

Sarebbe ąuindi bizantina la concezione di Giotto
delfassetto a strisce delle scene della vita di Gioacchino
ed Anna e di Maria e Cristo, come anche 1’iconografia
del Giudizio Universale situato di fronte alla parete trion-
fale, che allude direttamente al Giudizio Universale all’in-
terno del battistero fiorentino, sulla parte della cupola
dal lato ovest sulFasse delFaltare. In particolar modo col-
pisce la somiglianza della figura e del gęsto delle brac-
cia di Cristo Giudice di Padova (fig. 8) al Cristo Giudice
di Firenze (fig. 9), che eon il braccio sinistro respinge
i dannati, e eon il palmo della mano destra si rivolge ai
salvatin.

Tradotto da Jolanta Kornecka

op. cit., pp. 20-23, Platę 4; Panini, op. cit., II, pp. 484-486 e fig.
813-814.

Porgo un cordiale ringraziamento alla Prof. Francesca Flores d’Ar-
cais e alla Prof. Caterina Limentani per avermi favorito la chiave alla
cappella padovana e il permesso di permanervi a scopo di ricerca. La
mia espressione di gratitudine va anche al Prof. Sergiusz Michalski di
Augsburgo (e Tubingen) per il generoso aiuto prestatomi relativamen-
te allaccesso alla letteratura indispensabile al tema.

Dwie osie malowideł ściennych Giotta w Cappella dell’Arena w Padwie

Polska wersja artykułu ukazała się w książce Ars Graeca- ars Latina. Studia dedykowane Profesor Annie Różyc-
kiej Bryzek, Kraków 2001, s. 275-286.
 
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