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Furtwängler, Adolf
Kleine Schriften (Band 1) — München, 1912

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https://doi.org/10.11588/diglit.835#0230
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o„ Arianna Dormente

capo sostenuto dal braccio sinistro ritiene una certa dignitä quasi rigida che non
si abbandona tutta al sonno, questa invece si e sdraiata mollemente giacendo
mezza sul ventre e rivolgendo le ginocchia in giti; la testa, ora perduta, riposava
sulle braccia, sieche il motivo riesce molto simile, meno la direzione diversa, a

92 quella figura giacente poco chiara1 sopra un cratere capuano dello stesso stile
attico recente (Mon. X 3 [Würzburg] — concetto che nell'arte piü recente non
ho trovato piü nella stessa guisa. — II connesso delle nostre rappresentazioni
con quelle delle Baccanti dormenti e innegabile; perciö ne dobbiamo fare
una breve rassegna. II vaso piü vicino al nostro cratere quanto allo stile sarä
un' anfora di Pietroburgo (Stephani, Vasens. der Enn. n. 2161) proveniente dalla
Crimea, che mostra la Ninfa dormente col braccio d. rivolto sulla testa, ma
vestita del Chitone, in mezzo fra due Pani caprini che si allontanano non osando
sturbarla. Nello stile del secolo quarto e eseguito un vaso del museo Sant-
angelo a Napoli (n. 313 Heyd.)s ov'essa alza pure un braccio sopra la testa c
vien guardata da due Satiri barbati che si avvicinano a passi di danza. Ma i
vasi piü importanti sono tre dello Stile ancora un po' legato degli Ultimi decenni
del secolo quinto. Di uno sgraziatamente non posso citare che le descrizioni
(Mus. Str. de Luc. Bonap. de Canino, Viterbe 1829 p. 65, 543 = Cat. Durand
139 = Beugnot 27 = Rouen catal. 1868 p. 75 n. 23). II carattere del disegno
di quest' idria — che si dice di una finezza ammirabile — puö rilevarsi dall' is-
crizione KAI-OS;3 la Baccante dormente vestita del Chitone e assalita da due

93 Satiri barbati itifallici. La composizione pare sia molto simile alla pittura di
un' anfora cosidetta nolana,'1 della quäle per la squisita gentilezza del sig. Heyde-
mann che me ne favoriva il lucido, posso offrire ai lettori un disegno un po

' La spiegazione del eh. Stephani, Annali 1874 p. 76, che essa sia Adonc lerito dal
cinghiale, c piü che improbabile. A me non pare dubbio che il fabbricatorc molto ncgli-
gente del vaso in discorso abbia disegnato un giovanetto invece di una Ninfa sorpresa
dal Satiretto. Tulto il vaso e trascurato e consiste di figure o gruppi presi da alfre
composizioni cd appena messi in relazione fra di loro: im tale gruppo e la Ninfa ossia
Venere lattante Amore, e sul rovescio quell'uomo barbato ubbriaco (non c un Satiro,
come dice lo St.), che vlen condotto da un Sileno. I due giovani sulla parle principalc
nell' ordine superiore a dr. 1' uno seduto e l'altro stante, ambedue con claraidc, non
possono essere Satiri ne trovano aleuna spiegazione in questo luogo. Fra le fig«re
stesse infine alcuni motivi sono ripetuti due o tre volle.

s II eh. Heydemann nel suo catalogo p. 707 annovera in qucsl' occasione alt" vss'
qui riferibili (cf. anclie Heibig, Untersuch, p. 238), dei qua» perö n. 3 c 4 sono idenlia;
il n. 5 io eseludo dalle mie considerazloni perche pubblicato troppo insufficientemen c.

: Le due lettere 2 ö graffite sul piede del vaso, sc sono fatte prima che l'argil •>
fu cotta, provano soltanto che il vaso appartiene al periodo di transizione dei due alfabe i,
cioe verso la fine del secolo V.

■' E menzionata da Panofka (Arch. Ztg. 1848, p. 248, 5) il qualc leggeva accanlo aUa
Baccante HOS; [Heydemann, Neapel S. 707 Nr. 1] il nostro disegno invece offre sene
lettere e tutte diverse da quelle del Panofka; nc la forma piü recente £ e cerla.
 
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