A
S. E. GUIDO BACCELLI
Eccellenza,
Le Gallerie Nazionali, non più semplici depositi dell'an-
tico, ma istituzioni, che della patria raccolgono i cari ricordi,
di giorno in giorno meglio si conformano alle speranze
degli educatori e degli scienziati. Il governo italiano le ha
ereditate in gran parte senz' ordine e luce di storiche ri-
cerche; ma oggi tutte si rifanno, si dispongono ordinata-
mente nelle sedi più ampie, si fregiano di nomi veri, sugge-
riti dalla critica storica ossequente alle tradizioni sincere,
nemica a pregiudizi : fervore di vita nuova, cui diede im-
pulso T Eccellenza Vostra, conferendo, col decreto delli
13 marzo 1882, autonomia alle pinacoteche ed ai musei.
Torino, Milano, Firenze, Venezia si apprestano a dare
un assetto razionale alle raccolte, a rimettere in piena luce
ogni cosa degna, e a ricuperare le proprietà artistiche dello
Stato, che, per l'abbandono in cui già furono lasciate, sem-
brano conquista di chi le ebbe in deposito. E intanto, coi
proventi proprii, quelle collezioni si aumentano, secondo un
disegno razionale e scientifico, di modo che rappresente-
ranno un giorno la varietà della vita italiana nell'arte, lo
sviluppo delle scuole artistiche dai loro primordi al trionfo.
S. E. GUIDO BACCELLI
Eccellenza,
Le Gallerie Nazionali, non più semplici depositi dell'an-
tico, ma istituzioni, che della patria raccolgono i cari ricordi,
di giorno in giorno meglio si conformano alle speranze
degli educatori e degli scienziati. Il governo italiano le ha
ereditate in gran parte senz' ordine e luce di storiche ri-
cerche; ma oggi tutte si rifanno, si dispongono ordinata-
mente nelle sedi più ampie, si fregiano di nomi veri, sugge-
riti dalla critica storica ossequente alle tradizioni sincere,
nemica a pregiudizi : fervore di vita nuova, cui diede im-
pulso T Eccellenza Vostra, conferendo, col decreto delli
13 marzo 1882, autonomia alle pinacoteche ed ai musei.
Torino, Milano, Firenze, Venezia si apprestano a dare
un assetto razionale alle raccolte, a rimettere in piena luce
ogni cosa degna, e a ricuperare le proprietà artistiche dello
Stato, che, per l'abbandono in cui già furono lasciate, sem-
brano conquista di chi le ebbe in deposito. E intanto, coi
proventi proprii, quelle collezioni si aumentano, secondo un
disegno razionale e scientifico, di modo che rappresente-
ranno un giorno la varietà della vita italiana nell'arte, lo
sviluppo delle scuole artistiche dai loro primordi al trionfo.