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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 1.1893-1894

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Le Gallerie Italiane
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R. Galleria e Medagliere Estensi in Modena
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https://doi.org/10.11588/diglit.17326#0065
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III.

R. GALLERIA E MEDAGLIERE ESTENSI IN MODENA.

La Galleria di Modena è stata pure riordinata ed esposta nelle sale
dell'Albergo Arti, apprestate dal Municipio. Dal 1880 quell'Istituto, ab-
bandonata la sua sede naturale, non ebbe più vita. L'ha ripresa defini-
tivamente con la inaugurazione avvenuta il giorno dello Statuto, 3 giugno
dell'anno corrente. L'assetto della Galleria fu determinato dal prof. Adolfo
Venturi, ed eseguito da lui, con la cooperazione del direttore reggente
della Galleria stessa cav. Giulio Cantalamessa. Fu dedicata la prima sala
all'arte ferrarese, artistica madre della regione emiliana, in modo che, dai
saggi de' più antichi maestri di quella scuola, seguendo criteri cronolo-
gici e storici, si giungesse alle numerose opere dei Dossi, del Garofalo
e dei loro seguaci, sino alle ultime forme pittoriche del secolo XVI con

10 Scarsellino e il Bonone. La seconda sala, dedicata alle scuole derivate
dalla ferrarese od affini ad essa, raccoglie i saggi dell'arte di Modena,
Parma, Bologna e di luoghi circonvicini; e nella sala susseguente sono
esposte le produzioni contemporanee delle scuole d'altre città e regioni
italiche.

Dal ciclo del Rinascimento si passa, nella quarta sala, alle scuole
secentistiche italiane ; nella quinta e nella sesta alle opere di scuole stra-
niere dal secolo XV al XVIII; e in seguito alle opere del secolo scorso
e del nostro tempo. Tale piano, per l'assetto della Galleria, corrisponde
anche, per quanto è possibile, alla storia di quell' Istituto, iniziato coi resti
delle collezioni ferraresi alla fine del secolo XVI, allorché gli Estensi si
ridussero da Ferrara a Modena; aumentato con le opere d'arte delle
chiese dello Stato modenese ; arricchito dalle tele ordinate ai maestri del
suo tempo da Francesco I e da ogni parte acquistate.

Oggi la Galleria si presenta al pubblico con nuove opere d'arte che

11 marchese Giuseppe Campori, venerato e caro agli studiosi della storia
 
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