DOI Heft:
Le Gallerie Italiane
DOI Artikel:La R. Galleria di Brera in Milano
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.17326#0029
LA R. GALLERIA DI BRERA IN MILANO 13
vedesi la colomba dello Spirito Santo. L'inginocchiatoio, che ha una de-
corazione classica, serve di seggio, e nella sua base reca l'iscrizione:
BENVENVTVS GAROPHILVS
ANNO • MDL • IVNII • • •
" jr "
La data è confermata dalla tarda maniera di quest'opera del Garofalo,
che nella testa della Vergine è già di tipo classico; nell'atteggiamento
danzante dell' angiolo, artificiale, e nelle vesti di esso, benché vivaci per
colorito, di poca verità. Il colore comincia a sollevarsi, l'occhio sinistro
della Vergine è già guasto. Era in Ferrara nella chiesa di Santa Monaca,
e nel 1811 fu spedito a Milano, alla Pinacoteca, la quale, nel 1847, lo
concedette in deposito alla parrocchiale di Cormanno con altri cinque
dipinti.
Nel vicino paese di Brusuglio è pur depositata nella chiesa parroc-
chiale un'altra opera del Garofalo. E in tela, alta m. 2.72, larga m. 2.06.
Rappresenta Cristo in croce fra due angioli. Non è possibile per ora
accennare che alla sola parte superiore di quest'opera, perchè la meno
ridipinta. Era a Ferrara nella chiesa di San Vito.
A Casate Nuovo, nella provincia di Como, è la tela alta m. 3.9 e
larga m. 2, rappresentante l'Assunzione di Maria Vergine.
Lo stato deplorevole del dipinto, scrostato e ricoperto di muffa in
più luoghi, lascia però intravvedere la grandiosità della composizione,
ispirata a quella di Tiziano, del duomo di Verona. Era in Bologna nella
chiesa di San Francesco, donde fu trasportata a Milano nel 1809.
A Casate Nuovo, nella provincia di Como, è la tela alta m. 3.40 e
larga m. 2.23. Raffigura la Vergine col Bambino, San Domenico ed un
angiolo. Anche questa tela, in deposito nella stessa chiesa, è in cattive
condizioni. Era in Forlì presso i Domenicani, e ne fu asportata nel 1809.
vedesi la colomba dello Spirito Santo. L'inginocchiatoio, che ha una de-
corazione classica, serve di seggio, e nella sua base reca l'iscrizione:
BENVENVTVS GAROPHILVS
ANNO • MDL • IVNII • • •
" jr "
La data è confermata dalla tarda maniera di quest'opera del Garofalo,
che nella testa della Vergine è già di tipo classico; nell'atteggiamento
danzante dell' angiolo, artificiale, e nelle vesti di esso, benché vivaci per
colorito, di poca verità. Il colore comincia a sollevarsi, l'occhio sinistro
della Vergine è già guasto. Era in Ferrara nella chiesa di Santa Monaca,
e nel 1811 fu spedito a Milano, alla Pinacoteca, la quale, nel 1847, lo
concedette in deposito alla parrocchiale di Cormanno con altri cinque
dipinti.
Nel vicino paese di Brusuglio è pur depositata nella chiesa parroc-
chiale un'altra opera del Garofalo. E in tela, alta m. 2.72, larga m. 2.06.
Rappresenta Cristo in croce fra due angioli. Non è possibile per ora
accennare che alla sola parte superiore di quest'opera, perchè la meno
ridipinta. Era a Ferrara nella chiesa di San Vito.
A Casate Nuovo, nella provincia di Como, è la tela alta m. 3.9 e
larga m. 2, rappresentante l'Assunzione di Maria Vergine.
Lo stato deplorevole del dipinto, scrostato e ricoperto di muffa in
più luoghi, lascia però intravvedere la grandiosità della composizione,
ispirata a quella di Tiziano, del duomo di Verona. Era in Bologna nella
chiesa di San Francesco, donde fu trasportata a Milano nel 1809.
A Casate Nuovo, nella provincia di Como, è la tela alta m. 3.40 e
larga m. 2.23. Raffigura la Vergine col Bambino, San Domenico ed un
angiolo. Anche questa tela, in deposito nella stessa chiesa, è in cattive
condizioni. Era in Forlì presso i Domenicani, e ne fu asportata nel 1809.