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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 3.1895-1896

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Le Gallerie Italiane
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Venturi, Adolfo: Museo archeologico di Cividale: un Cofano civile bizantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.17328#0296
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262 LE GALLERIE ITALIANE

rovescio di alcune medaglie imperiali della seconda metà del iv secolo,
la somiglianza, l'affinità stilistica si farà palese ; e anche si vedranno rap-
porti comuni nella speciale acconciatura delle teste, coronate da due or-
dini di cincinni, alternate con rosette o stelle nelle striscie ornamentali
dei cofani. Nei musaici del Mausoleo di Costanza vedonsi figure di putti
baccanti, simili per il rotondeggiare del segno coi putti di questi cofani ;
e così nel sarcofago della basilica di San Lorenzo fuori le Mura si vede
nelle figurette un disegno simile delle estremità, sottile alla fine, allar-
gantesi grado grado e aggirantesi in cerchio intorno alle giunture; e le
rotule delle ginocchia che si disegnano come l'umbo di uno scudo.

Vedasi, ad esempio, la cassettina conservata nel Museo di Cividale,
e le altre, pubblicate per confronto, del Museo Civico di Arezzo, del Museo
Nazionale di Firenze e del Museo Civico di Pisa, e infine la tavoletta,
distaccatasi da un cofano, ora nel Museo Correr di Venezia. Il cofano
del Museo di Cividale ha il coperchio piatto, e si compone di meda-
glioni quadrati d'avorio, in cornici adorne di rosoncini a stelle nelle
facce laterali, da rosoncini e di teste umane nel coperchio ; ma si osservi
le cornici o striscie esser tagliate in modo che dimostra come l'inta-
gliatore non avesse pensato a preparare pezzi per gli spigoli. Le segava,
e le attaccava, o inchiodava sui fusti di legno tenero, cominciando col
principio d'una striscia e finendo in un punto qualsiasi di essa. Se la
lunghezza di una striscia non era sufficiente per tutto un lato della cas-
setta, l'intagliatore ve ne attaccava appresso una seconda, talvolta senza
curarsi dell'esattezza delle loro intersezioni.

Anche il cofano d'Arezzo ha il coperchio piatto, ma è intagliato più
duramente e più tardi di quello di Cividale ; l'altro di Firenze ha il co-
perchio a mo' di piramide tronca, con figure simili a quelle del cofano
di Veroli. Anche quello di Pisa è a piramide tronca, ma le forme sono
degenerate, imbarbarite. La tavoletta d'avorio del Museo Correr, ascritta
già dal Lazari1 al ni o al iv secolo, rappresenta Bacco coperto della
nebride e col tirso, sopra un carro a quattro ruote cui sono aggiogate
due tigri, l'una delle quali volge all' indietro la testa spalancando le fauci :
questa tavoletta copriva certamente una faccia laterale minore di un cofano,
imitato da quello del Sout Kensington Museum, già a Veroli, il quale
reca appunto in una faccia minore la rappresentazione stessa.

D escriviamo le rappresentazioni del cofano di Cividale, secondo l'or-
dine della tavola. Faccia laterale lunga : figura di donna pensosa ; un gio-
vane danzante al suono di crotali, tratta da sarcofagi con rappresenta-

1 Cfr. Lazari, Notìzie delle opere d'arte e d'antichità della raccolta Correr, Ve-
nezia, 1859.
 
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