BASILICA DI SANT'AMBROGIO IN MILANO 295
in atto come di rivolgersi subito a parte opposta; e così si vede rappre-
sentato sopra una moneta un re persiano dell'epoca dei Selgiukidi.
I destrieri de' cacciatori hanno la grossa testa china de' loro compagni
che tirano la quadriga trionfale nella stoffa imperiale o consolare dianzi
citata, e degli altri d'una simile quadriga nel tessuto conservato da mon-
signor Helbig a Liegi e di quelli della tomba di Santa Mandelberta, nella
cattedrale di Liegi ;1 e sono tutti riccamente bardati. Il morso, ornato di
cerchietti e di croci, sembra una grossa spranga retta orizzontale che si
attacchi alla sella; e i fornimenti sono ornati di pendagli rotondi; le
zampe de' cavalli sembrano staccate dalle unghie, anche perchè su queste
di colore differente, quelle poggiano come artigliate; le code formano
gobba e cadono in lunga frangia. Tali sono pure il carattere e le par-
ticolarità de' cavalli nei tre frammenti di stoffa del South Kensington
Museum 9$, 559J93>
II leone che azzanna il cavallo ha la coda legata, così da formare
fiocco dal mezzo in giù, come nel vaso sassanide in argento della Biblio-
teca nazionale di Parigi; e il cavallo morso dalla fiera reca sulla coscia
un cerchio giallo, mentre in quel vaso chi porta impresso un sole rag-
giante è il leone. Il tipo feroce del leone richiama quello della stoffa con-
servata nella chiesa de la Couture du Mans, con emblemi della religione
di Zoroastro.2 I cani che si vedono correre per il campo, nel nostro
tessuto, volgono la testa all'indietro abbaianti, e hanno le gambe ante-
riori rampanti, la coda in arco, il collare con banda a svolazzo; e identi-
camente si vedono nella stoffa del South Kensington Museum (558-'93).
Ukome sacro, che i Persiani riproducono da per tutto, avrebbe dovuto
innalzarsi come un candelabro nel centro del medaglione; ma le foglie
seghettate e i frutti rossi come datteri, e i bianchi fiori stellati, ci lasciano
credere che, nel mezzo del tessuto, come in quello dell'arca di San Cuni-
berto a Colonia, similissimo, si rappresentasse una palma, intorno a cui
volano gli uccelli variopinti. Questa è una forma men geometrica e meno
arricciata dell'home, quale non si riscontrerebbe nella Persia sassanide,
bensì in luogo soggetto al suo influsso. Così la mitra conica, che vediamo
negli arcieri, con due grosse e lunghe bande svolazzanti dietro al capo,
è costume che si riscontra in modo uguale nei bassorilievi tagliati nella
rocca di Ptera e in quelli di Yasili Kaia,3 e che Erodoto (lib. Vili, 106)
designa come proprio de' Saci « popoli della Scizia, i quali recano sul
capo un berretto detto da essi cirbazia, terminato da punta acutissima
1 II disegno è esposto nel South Kensington Museum (1759-'88).
2 Cahier & Martin, Mélanges, tomo II.
3 Texier, IJAsie Mineure, Paris, 1862.
in atto come di rivolgersi subito a parte opposta; e così si vede rappre-
sentato sopra una moneta un re persiano dell'epoca dei Selgiukidi.
I destrieri de' cacciatori hanno la grossa testa china de' loro compagni
che tirano la quadriga trionfale nella stoffa imperiale o consolare dianzi
citata, e degli altri d'una simile quadriga nel tessuto conservato da mon-
signor Helbig a Liegi e di quelli della tomba di Santa Mandelberta, nella
cattedrale di Liegi ;1 e sono tutti riccamente bardati. Il morso, ornato di
cerchietti e di croci, sembra una grossa spranga retta orizzontale che si
attacchi alla sella; e i fornimenti sono ornati di pendagli rotondi; le
zampe de' cavalli sembrano staccate dalle unghie, anche perchè su queste
di colore differente, quelle poggiano come artigliate; le code formano
gobba e cadono in lunga frangia. Tali sono pure il carattere e le par-
ticolarità de' cavalli nei tre frammenti di stoffa del South Kensington
Museum 9$, 559J93>
II leone che azzanna il cavallo ha la coda legata, così da formare
fiocco dal mezzo in giù, come nel vaso sassanide in argento della Biblio-
teca nazionale di Parigi; e il cavallo morso dalla fiera reca sulla coscia
un cerchio giallo, mentre in quel vaso chi porta impresso un sole rag-
giante è il leone. Il tipo feroce del leone richiama quello della stoffa con-
servata nella chiesa de la Couture du Mans, con emblemi della religione
di Zoroastro.2 I cani che si vedono correre per il campo, nel nostro
tessuto, volgono la testa all'indietro abbaianti, e hanno le gambe ante-
riori rampanti, la coda in arco, il collare con banda a svolazzo; e identi-
camente si vedono nella stoffa del South Kensington Museum (558-'93).
Ukome sacro, che i Persiani riproducono da per tutto, avrebbe dovuto
innalzarsi come un candelabro nel centro del medaglione; ma le foglie
seghettate e i frutti rossi come datteri, e i bianchi fiori stellati, ci lasciano
credere che, nel mezzo del tessuto, come in quello dell'arca di San Cuni-
berto a Colonia, similissimo, si rappresentasse una palma, intorno a cui
volano gli uccelli variopinti. Questa è una forma men geometrica e meno
arricciata dell'home, quale non si riscontrerebbe nella Persia sassanide,
bensì in luogo soggetto al suo influsso. Così la mitra conica, che vediamo
negli arcieri, con due grosse e lunghe bande svolazzanti dietro al capo,
è costume che si riscontra in modo uguale nei bassorilievi tagliati nella
rocca di Ptera e in quelli di Yasili Kaia,3 e che Erodoto (lib. Vili, 106)
designa come proprio de' Saci « popoli della Scizia, i quali recano sul
capo un berretto detto da essi cirbazia, terminato da punta acutissima
1 II disegno è esposto nel South Kensington Museum (1759-'88).
2 Cahier & Martin, Mélanges, tomo II.
3 Texier, IJAsie Mineure, Paris, 1862.