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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Ridolfi, Enrico: Le Gallerie di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0046
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LE GALLERIE DI FIRENZE 19

Questo lavoro diffìcile assai, venne eseguito dall'artista pittore e restau-
ratore signor Otto Vermehren, al quale fa certamente molto onore.

Anche un tondo della scuola di Lorenzo di Credi, abbandonato nei
magazzini da secoli in stato compassionevole, ritenni utile di far nettare
dal fumo che deturpavalo, e riparare alquanto dai gravi danni arrecatigli
nel voler togliere quello in mal modo ; poiché la composizione di tal dipinto
è certamente opera del maestro e graziosa assai, e mi parve dovere che
fosse conservata.

In un'amena campagna sta seduta la Vergine tenendo sulle ginocchia
il bambino Gesù, benedicente ; e a' due lati del gruppo vedonsi genuflessi
due angeli, uno de' quali presenta al Salvatore il fanciulletto san Giovanni
che a mani giunte lo prega, l'altro gli offre dei fiori. Questo lavoro pure
venne eseguito con molto amore dal signor Vermehren, e il tondo è tor-
nato a vedersi con piacere (Tav. III).

Fu poi restituita alla Sacra famiglia di Michelangiolo la bellissima
cornice rotonda che in origine le apparteneva, ricca di squisito orna-
mento fortemente sbalzato, e decorata di cinque teste di santi, di intero
rilevo e colorite, che vengono fuori da quello. Era stata posta ad un
tondo di eguali dimensioni di Lorenzo di Credi, racchiudendo il dipinto
del Buonarroti in una cornice di cattivissimo gusto e riquadrata, degli
ultimi del secolo XVIII; ma gli antichi inventari descrivendo la cornice
del tondo del Buonarroti ornata di cinque teste, non lasciavano alcun
dubbio che a quello si appartenesse, eseguita forse dal senese Barrili, o
da altro intagliatore egualmente valente; e la volli restituita all'insigne
dipinto del Buonarroti, rintracciando poi per fortuna nei magazzini anche
l'originaria cornice del tondo di Lorenzo di Credi, più modesta assai ma
pur bella; e così ognuno dei due preziosi dipinti ricuperò il suo proprio
ornamento.

* * *

Non pochi lavori furono eseguiti nella Galleria già dell'Accademia
di belle arti, ora detta Antica e Moderna perchè si compone di due sezioni ;
l'una nel piano terrestre, di opere d'arte antica, l'altra al piano superiore,
di opere d'arte moderna. Alla sezione d'arte antica va unita, anzi la precede,
la tribuna dove si conserva il David di Michelangelo, alla quale introduce
un vastissimo ambiente rettangolare; sulle bianche pareti del quale, spoglie
di qualsiasi membratura architettonica, si erano addossate senz'alcun ordine
e scelta, tavole, trittici, e frammenti di trittici, dei secoli XIV e XV, in
cattivo stato di conservazione, provenienti da chiese soppresse ; avendo
così quell'ingresso alla tribuna tutto l'aspetto di un magazzino trascurato.
 
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