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Volume III.

STORIA DELL'ARTE CRISTIANA

Monum. II.

sopravvesta ha un mantello di color rosso affibbiato sul petto
e fregiato del razionale o sia della lamina insignita di dodici
pietre preziose, propria del sommo sacerdote, come il dia-
dema, e porta ai piedi stivaletti di pelle alti fino al malleolo.
Il calamaio, o vaso per l'inchiostro, posto sopra una mensa
quadrata, è di forma ovale e diviso in due cassette, nelle
quali vedonsi le spugne inzuppate di color nero e rosso ; a
terra presso lo sgabello, sul quale Esdra poggia i piedi, ve-
desi un librò aperto, un calamo, un compasso; ivi sono
anche due fìaschetti di vetro pieni di acque colorate : presso
allo scanno giace per terra uno stilo e un imbuto. Allato ad
Esdra è un armario aperto con quattro plutei, nei quali sono
disposti otto libri della Scrittura colle epigrafi relative, che
il Bandini dice in gran parte svanite, non avendone potuto
rilevare che soltanto queste: OCT. LIB... REG. LIB. HEST.
LIB. PSAL. LIB. PROV. L... EVANG LIB. EPIST. AP. XXI.
APOCAL. IOAN, e avverte che alcuni volumi sono occultati
da quelli che stanno avanti, e però non ne è visibile la leg-
genda ; nel che egli s'-inganna : stante che i libri sono ve-
ramente otto, e altrettante le epigrafi che loro si riferiscono,
e niuna ne manca. Nel basso dell'armario è posto un li-
bro, un volume e un corno. Sull'alta parte dell'armario,
in una specie di zona, si vedono figurati varii simboli spet-
tanti, dice il Bandini, all' antico e al nuovo Testamento, cioè
vacche, agnelli, tortore, colombe, e due vasi per sacrifizii.
Il vero è, che vi si vede nel mezzo una croce raggiante
posta in un cerchio, e a destra e a sinistra spiccano nel
campo due croci, due agnelli e due vasi. In fronte v' è un
vano quadrato, creduto dal Bandini l'arca aperta, e sopra
di esso una bianca croce raggiante fra due colombe che la
riguardano. La base dell'armario ha nel mezzo un uccello

che al Bandini pare per avventura un pellicano, ma è piut-
tosto un'oca; in un latercolo a destra è dipinta una crocè
prolungata e raggiante.

2. La prima miniatura del codice trovasi in parte alla
pagina 2, in parte alla pagina 7, per isbaglio del moderno
legatore del libro. Essa rappresenta il recinto del tabernacolo
d'Israele e le particolarità relative al culto giudaico. L'in-
gresso ha sopra una croce equilatera dipinta in una ta-
vola quadrata, e vi si legge di sotto: INTROITVS; nell'in-
terno veduto a volo è figurato il candelabro colla epigrafe
CAND; presso del candelabro è la mensa, MENSA; alquanto
discosto è l'altare del timiama acceso; ALTAR. THYM:
indi il Sancta Sanctorum, SCA SCORVM, e l'arca del Te-
stamento, ARCA TEST. Avanti l'ingresso predetto vedesi
l'altare acceso per l'olocausto, ALTARE HOLOCAVSTI, e
accanto all' altare un gran vaso, detto ivi LABRVM. In alto,
al di sopra dell' arca, si leggono i nomi delle famiglie sacer-
dotali con quest'ordine. Nel mezzo: FILII GERSON VTl D.
A destra: FILII CATH Vili DC. A sinistra: FILII ME-
RARI VI CC. Nel basso son inscritti Mosè ed Aronne:
MOSES ET AARON. Ai quattro lati si leggono i nomi che
i Greci danno alle quattro parti del mondo: àvoaokq, Sucri;,
ij-icnixfìpia, ioxxog: ANATOL, DYSIS, MESEMBRIA, AR-
CTOS, e i nomi delle dod:ci tribù. In alto: MANASSIS
N° XXXTl CC, EFRAIM N° XLTT D, BENIAMIN N° XXXV
CCCC. A destra : GAD N° XLV DCL, RVBEN N° XLVÌ D,
SIMEON N° LVTÌI CCC. A sinistra ASER N" XLI D,
DAN N° LXU DC, NEPHTALIM N" LlITCCCC. Di sotto:
ZABVLON N° LVlì CCCC, IVDAS N° LXXlTTl DC, IS-
SACHAR N° riTT CCCC.

TAVOLA CXXVII.

1. Alla pagina 796 del codice medesimo di Montamiata
è figurato Cristo fra due Angeli e in mezzo ai quattro Evan-
gelisti premessi ai libri del Testamento nuovo in questo modo.

Entro una fascia, che forma un quadrato di color giallo
orlato d'argento, vedesi un disco assai vagamente adorno di
colori e di argento ; il fondo è diviso in sei zone concentri-
che di color cilestro, tutte sparse di stelle: ivi, nel centro,
siede il Redentore in cattedra che ha spalliera, ed è munita

di piumaccio e di sgabello. I suoi capelli sono discriminati e
scendono raccolti dietro alle spalle, la barba è divisa in due-
punte aguzze, il capo è cinto dal nimbo entravi una croce
d'argento (1): ha le suole ai piedi, veste tunica rossa e pallio
violaceo alla esomide, ed eleva la destra a modo di parlante,
e tiene un volume nella sinistra velata. A' suoi lati sono due
Angeli, uno d'essi a pie nudi ; hanno le ali, e intorno al capo
il nimbo d'oro, vestono tunica di color bianco e un pallio,
e recano il bastone. Ai quattro angoli del quadro figurano i

(1) Nella tavola incisa a Firerze è stata omessa la croce, quantunque io ne avessi avvertito l'incisore nelle correzioni.

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