Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
Volume III.

STORIA DELL' ARTE CRISTIANA

MoNUM. II.

portando una secchia nella sinistra, appressa alla bocca di
Gesù la spugna posta in cima di una canna, e dal lato
sinistro vedesi il manigoldo, chiamato nella epigrafe sovrap-
posta Longino, AOriNOC, in tunica rossa, che è in atto di
ferire colla lancia il lato al Signore. Il qual particolare in-
trodotto in questa scena è stimato un assurdo dal Cardinale
Stefano Borgia (De cruce vel. pag. 135), che si maraviglia
del Biscioni perchè non l'ha avvertito, censurando egual-
mente la pittura del Cimitero di S. Valentino e il musaico
di Papa Giovanni VII, che gli paiono però non meno
assurdi di questa: quae carere non videntur eadem absurdi-
tate. Ma questo assurdo non vi sarà per noi, se ricordiamo
che gli antichi spesso usarono la prolessi, anticipando la rap-
presentanza di qualche scena posteriore, e questa prolessi
usarono sì comunemente che fa maravigliare il Borgia, a cui
dovevano esser note, se non altro, le pitture cimiteriali.
Neil' alto del nostro quadro è il sole di color croceo e la
bianca luna intorno cinta di fosco alone ceruleo: il sole ha
volto umano, e la luna è quale si vede allorché è crescente. Ai
lati del Signore son dipinti i due ladroni similmente confitti,
e di più hanno una striscia di cuoio decussata sul petto, che
doveva forse ritenere alle spalle il perizoma, o panno attorno
ài fianchi, che ne copre la nudità. Le loro croci sono fis-
sate al posto con grosse zeppe. Ambidue i rei hanno i capelli
tosati sulla fronte e lunghi alla cervice, cioè sono in quel
costume che dicevasi alla galilea, come sulle fiaschette di Ge-
rusalemme. A destra miransi tre donne che piangono: la
prima indossa tunica gialla e manto ceruleo; la seconda veste
tunica di giacinto, che dà al bianco, e manto giallo; la terza,
tunica cerulea e manto violaceo : tutte hanno il capo coperto
da un panno del colore dei loro manti. Sono queste le tre
Marie nominate nel Vangelo di S. Giovanni, Maria di Cleofa,
Maria Salome e Maria Maddalena. A sinistra è la Vergine
Madre in abiti violacei, con aureo nimbo orlato di cilestro,
e con lei l'Apostolo Giovanni in bianche vesti, con berretto
di color fosco legato sotto il mento. Sono ambedue figurati
in attitudine di grave dolore, e piangono.

Nella parte inferiore del quadro è nel seguente modo rap-
presentata la Risurrezione. Avvi dipinto in mezzo ai cipressi
un edifizio sepolcrale coll'uscio a due battenti, di color giallo,
semiaperti: dall'interno del sepolcro si spiccano tre raggi
luminosi che vanno a ferire i tre manigoldi posti alla guar-
dia. Due di questi giacciono rovesciati sul terreno, il terzo
fugge: il primo veste tunica color di giacinto pallido ed
ha scudo rosso ; il secondo ha tunica rosso-chiaro, calzoni
gialli, tempestati di punti neri, e scudo ceruleo ; il terzo è in
tunica bianca, e lo scudo di lui che giace a terra è color di
rosa, o sia rosso-chiaro: hanno essi scudo e spada a tra-
colla. Per montare alla camera sepolcrale vedesi appoggiata
alla soglia una breve scala di legno. Allato è una pietra, e
sopra vi siede un Angelo cinto di diadema i capelli, e il capo
di nimbo d'oro con orlo ceruleo, il quale tenendo in mano

il bastone, sua insegna, parla alle due donne, cioè alla Mad-
dalena che è giunta coli'ampolla ripiena del liquido un-
guento per ungerne il corpo di Gesù, ed alla compagna
Maria, e vi sarebbe dovuto essere una terza, la Salome,
memorata da S. Marco (cap. XVI): ma il pittore ritrae il
racconto come si legge in S. Matteo (cap. XXVIII, i): Venit
Maria Magdalene et altera Maria videre sepulcrimi ; e due
di fatti vedonsi spesso rappresentate in altri monumenti. Mad-
dalena ha vesti di color violaceo, e la compagna parimente:
il nimbo della Maddalena, come quello dell'Angelo, è d'oro
con orlo ceruleo. L'Angelo fuori del monumento siede sopra
la gran pietra che chiudeva l'entrata al sepolcro, e che egli
ha rimossa e rovesciata. È sbaglio del pittore se vedesi scam-
biata la gran pietra in una cassa sepolcrale, e aggiunta al-
l'ingresso del sepolcro la porta, dacché non ve n'era altra
se non quella di pietra già rivoltata dall'Angelo. Ciò dimo-
stra eh' egli volle spogliare la pittura di queste circostanze
storiche, e ritrarre invece il monumento costantiniano della
Risurrezione, 1' 'Au^cnacrts.

Gesù in bianche vesti si fé' incontro a Maria Maddalena
e Maria di Giacomo, che in gran fretta andavano per recare
l'annunzio agli Apostoli (Matth. XXVIII, g), e le salutò,
ed esse, accostatesi e gittateglisi ai piedi, lo adorarono. Questa
apparizione è espressa a destra del quadro. La Maddalena
ancor qui è cinta dal nimbo, ed ha nella sinistra il vasel-
lino coli'unguento.

2. (Biscioni, tav. XXIV). Il Signor Nostro cinto di aureo
nimbo orlato rosso ascende al cielo nella gloria sulle ali del
Cherubino. Dicesi gloria la nube ovale cerulea contornata di
bianco, che è sollevata da due Angeli. Veste egli tunica po-
dére color di giacinto biancastro, con una larga striscia di
porpora che dall'omero destro verticalmente discende fino
al lembo. Porta per sopravvesta il pallio, e tenendo colla
sinistra il volume spiegato, in segno di aver affidato a S. Pie-
tro il governo della sua Chiesa, eleva la destra, avvisando
così di aver data agli Apostoli compendiati nella persona di
S. Paolo la missione di evangelizzare le genti. I due Angeli
che sostengono la gloria son vestiti di abito rosso e ceruleo,
hanno ali azzurre e il nimbo orlato rosso. Il Cherubino che
porta sul dorso la gloria ha quattro ali e quattro teste, come
apparve ad Ezechiele (cap. X), ma sta in mezzo a due doppie
ruote fiammanti. Le'ali del predetto Cherubino tutte cosparte
di occhi, velano il corpo e non lasciati vedere che le quattro
facce, e una mano che sporge di sotto. Intorno intorno a
questa rappresentanza miransi gruppi di fiamme, che riferir
si debbono alle ruote del carro di gloria vedute insieme coi
Cherubini. Due Angeli camminando sulle nuvole vengono
ad offrire ciascun di loro una corona, colle mani velate, e
vuol dire che l'adorano come Dio (Hebr. I, 7). Il Biscioni
(pag. 196) non intese, queste esser corone, ma stimò di ve-
dere un velo col quale gli Angeli si difendano dalle fiamme.

02 —

aM I
 
Annotationen