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Garrucci, Raffaele
Storia della arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa: corredata della Collezione di tutti i monumenti di pittura e scultura ; incisi in rame su 500 tavole ed illustr. (Band 5): Sarcofagi ossia sculture cimiteriali — Prato, 1879

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https://doi.org/10.11588/diglit.4285#0008
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DICHIARAZIONE DELLE TAVOLE

SARCOFAGI

TAVOLA CCXCV.

i. lisa, al Camposanto. L'ha dato inciso Paolo Lasinio
nella Raccolta di sarcofagi, urne e altri monumenti di scul-
tura del Campo Santo di Pisa, Firenze 182D, tav. XXIII. La
prima raccolta di sarcofagi di Pisa che siasi messa a stampa
è quella del Martini, la quale si trova in fine del Theatrum
basilicae Pisanae: ma vi sono mal rappresentati, come ne
avverte il P. Zaccaria {Excursus per Italiani, pag. 186) Può
adunque stimarsi che il primo sia il predetto Lasinio, il quale
però io cito solo anche in appresso. Sarcofago con coper-
chio nel cui mezzo è un cartello per la epigrafe ed ha alle
estremità due antefisse lavorate a fogliame, delle quali una è
distrutta, dell'altra rimane un frammento. 11 corpo del sar-
cofago è scanalato, con due colonne di ordine composito alle
due estremità. Nel mezzo é una nicchia e sotto di essa il Pa-
store con la pecora sulle spalle. Veste egli tunica esomide
cinta ai fianchi, porta le calze ad ingraticolato ed è in co-
turni; le tre pecore che il seguono sono in attitudine varia;
nel fondo sono poste due piante di lauro. La nicchia ove
il Pastore è figurato ha dinanzi colonne scanalate d'ordine

corinzio sostenenti una volta ad arco, sopra i cui angoli
vedonsi due tritoni sonar la buccina appoggiando la mano
alla cervice per rinforzo del fiato.

2. Parigi, nel Museo del Louvre. Sarcofago del più bello e
nobile stile, edito da Ennio Q. Visconti e riprodotto dal Clarac
e dal Guigniaut nell' atlante del Creuzer da sé tradotto e
dal Maury nell'atlante aggiunto al Manuel d'Archeologie del
Mùller (pi. 27, n. LXXV ), dove al pari degli antecessori
dice che vi è rappresentato Aristeo; ma è invece un buon
Pastore con capelli ondeggianti, in tunica alla esomide cinta
ai fianchi, in calze ad ingraticolato, con zaino a tracolla,
nell'atto di portare sulle spalle un montone avendo dap-
presso un agnello che il guarda e segue: egli è in mezzo a
due lauri. Il sarcofago è qual suole essere presso gli antichi
la vasca da bagno, di forma ovale, ed è scanalato intorno e
con due teste di leoni a bocca aperta. Un simile sarcofago
di Castel S. Elia presso Nepi, ha nella mandorla di mezzo
il buon Pastore: ma le due teste di leone mordono un anello.

'AVOLA CCXCV

i.ivoma, dal Cimitero Vaticano (Bott. XXXVIII). Pic-
colo sarcofago -che ha un cartello nel mezzo con questa
epigrafe: SATVRNINVS ET MVSA FILIO DVLCISSIMO
FECERVNT.

Alla destra é rappresentato il buon Pastore in tunica alla
esomide con la pecora sulle spalle che guarda a destra ed
ha intorno altre quattro pecore, due per parte: nel campo
sorgono tre alberi.

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