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Volume V.
STORIA DELL'ARTE CRISTIANA — APPENDICE
Monum. IV.
■ i ;
quali ci è rimasto sol uno. E nudo, a riserva della clami-
detta che gli scende dalle spalle.
53. Roma. Frammento Lateranense assai logoro, nel quale
è scolpita la Vergine ammantata e assisa col divin Figliuolo
in seno, che accoglie i Magi. Questi arrivano accompagnati
dai loro cammelli e recano in mano i doni.
54. Ivi. Longliano, ossia Longuliano, deposto ai 6 di aprile,
riposava nel sarcofago del quale abbiamo trovato in parte
il coperchio con la leggenda AOITAIANOC KAT IIPO H
GIACON AI1PIA nel cimitero di Callisto. Questa epigrafe è
nel cartello di mezzo, verso il quale vanno quattro delfini
(ora tre), due per parte. Nel marmo alla lettera A in KAT
manca la traversa.
55. Ivi, presso S.Anastasia, nella piazza del pesce. Sar-
cofago scanalato, che rappresenta nel centro una donna
orante, a cui è da presso una colomba: ai due cantoni sono
due pastori.
56. Ivi. Sarcofago baccellato, portato a Londra dal
sig. Wilshere (Bull. ardi. cr. 1865, pag. 33). Vi si vede
figurato nel mezzo il Redentore, e ai due cantoni stanno
due suoi Apostoli.
57. Tarascon, nella chiesa di S. Marta, ove prima fu
adoperato per conservarvi le reliquie della Santa, ed ora è
fabbricato sopra una parete interna della chiesa predetta:
le teste di quasi tutte le figure sono perdute.
Nel centro si ha una donna orante assistita da due Apo-
stoli 0 santi Martiri.
A sinistra, Pietro con volume nella sinistra mostra le
acque docciami dalla roccia del deserto ad un Ebreo che
il prende pel braccio alzando il dito: intanto due persone
si dissetano a quelle acque, Luna che è in tunica e ginoc-
chione, l'altra in tunica e clamide in piedi: nel fondo è uno
spettatore.
Gesù pone la destra sul catino di pesci sostenuto da un
Apostolo: ivi presso per terra sono cinque ceste di pane:
nel fondo si vede uno spettatore.
Gesù abbassa la verga sopra una delle cinque idrie che
gli stanno da presso: ancor qui è presente uno spettatore.
Gesù predice a Pietro il suo peccato; questi alza il dito
al mento avendo da presso il gallo: vi si vede presente
uno spettatore col volume in mano.
Gesù volto di schiena sta davanti all'edicola di Lazaro :
a'suoi piedi è una donna ammantata ginocchione e suppli-
chevole.
5 8.Terni, nel portico della cattedrale ; descritto dal De Rossi
(Bull. 1871, pag. 87) con questi soggetti: n la resurrezione di
Lazaro, l'emorroissa ai piedi del Salvatore, la moltiplica-
zione dei pani e dei pesci, Adamo ed Eva discacciati dal
paradiso, u
59. Tivoli. Urna di forma ovale già posseduta dalla fami-
glia Taddei; descritta dal Guattani (Mem. Rom. II, pag. 3o5).
V'era scolpita una donna nell'atto di pregare, Lazaro risu-
scitato, Mosè in quello che fa scaturire dalla rupe le acque.
60. San Vittorino, villaggio posto nel luogo dell'antico
Amiternum. Sarcofago edito dal Marangoni negli Ada S. Vi-
ttorini ep. Amiterni et mart. Romae, 1740. E decorato nella
fronte di un cartello ansato, posto fra i due Apostoli Pietro
e Paolo, nel quale si legge l'epigrafe:
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QVODVVLTDEVSEPrSDESVOFECIT
FINE DEL VOLUMI!
— 162
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detta che gli scende dalle spalle.
53. Roma. Frammento Lateranense assai logoro, nel quale
è scolpita la Vergine ammantata e assisa col divin Figliuolo
in seno, che accoglie i Magi. Questi arrivano accompagnati
dai loro cammelli e recano in mano i doni.
54. Ivi. Longliano, ossia Longuliano, deposto ai 6 di aprile,
riposava nel sarcofago del quale abbiamo trovato in parte
il coperchio con la leggenda AOITAIANOC KAT IIPO H
GIACON AI1PIA nel cimitero di Callisto. Questa epigrafe è
nel cartello di mezzo, verso il quale vanno quattro delfini
(ora tre), due per parte. Nel marmo alla lettera A in KAT
manca la traversa.
55. Ivi, presso S.Anastasia, nella piazza del pesce. Sar-
cofago scanalato, che rappresenta nel centro una donna
orante, a cui è da presso una colomba: ai due cantoni sono
due pastori.
56. Ivi. Sarcofago baccellato, portato a Londra dal
sig. Wilshere (Bull. ardi. cr. 1865, pag. 33). Vi si vede
figurato nel mezzo il Redentore, e ai due cantoni stanno
due suoi Apostoli.
57. Tarascon, nella chiesa di S. Marta, ove prima fu
adoperato per conservarvi le reliquie della Santa, ed ora è
fabbricato sopra una parete interna della chiesa predetta:
le teste di quasi tutte le figure sono perdute.
Nel centro si ha una donna orante assistita da due Apo-
stoli 0 santi Martiri.
A sinistra, Pietro con volume nella sinistra mostra le
acque docciami dalla roccia del deserto ad un Ebreo che
il prende pel braccio alzando il dito: intanto due persone
si dissetano a quelle acque, Luna che è in tunica e ginoc-
chione, l'altra in tunica e clamide in piedi: nel fondo è uno
spettatore.
Gesù pone la destra sul catino di pesci sostenuto da un
Apostolo: ivi presso per terra sono cinque ceste di pane:
nel fondo si vede uno spettatore.
Gesù abbassa la verga sopra una delle cinque idrie che
gli stanno da presso: ancor qui è presente uno spettatore.
Gesù predice a Pietro il suo peccato; questi alza il dito
al mento avendo da presso il gallo: vi si vede presente
uno spettatore col volume in mano.
Gesù volto di schiena sta davanti all'edicola di Lazaro :
a'suoi piedi è una donna ammantata ginocchione e suppli-
chevole.
5 8.Terni, nel portico della cattedrale ; descritto dal De Rossi
(Bull. 1871, pag. 87) con questi soggetti: n la resurrezione di
Lazaro, l'emorroissa ai piedi del Salvatore, la moltiplica-
zione dei pani e dei pesci, Adamo ed Eva discacciati dal
paradiso, u
59. Tivoli. Urna di forma ovale già posseduta dalla fami-
glia Taddei; descritta dal Guattani (Mem. Rom. II, pag. 3o5).
V'era scolpita una donna nell'atto di pregare, Lazaro risu-
scitato, Mosè in quello che fa scaturire dalla rupe le acque.
60. San Vittorino, villaggio posto nel luogo dell'antico
Amiternum. Sarcofago edito dal Marangoni negli Ada S. Vi-
ttorini ep. Amiterni et mart. Romae, 1740. E decorato nella
fronte di un cartello ansato, posto fra i due Apostoli Pietro
e Paolo, nel quale si legge l'epigrafe:
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