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Lib. VIII. Cap. IF. 85

il rentimcnto , c contro 1* autorità, e prove dell* accurati(!imo Maz«
zocchi (1), che di queste sue Patrie Regioni ha scritto profonda-
mente, e contro ciò, che istoricamcnte ho scrittò ancor io (2) ; per-
chè P Istoria pacente portata anco da Dionisio,ve da Strabone ci di-
mostra, che i Pelasgi Tirreni veri, e primitivi Padroni di quelle
parci in oggi Napoìitane, chiamarono di Grecia, ed ammestero in
3oro consorzio, e con dominio quei Pelasgi Tirreni, che dall’Italia
antichiirimamente partiti, erano poi per un lunghissìmo soggiorno in
Grecia divenuci veri Greci, o almeno Greci erano chiamati comu-
nementej e questa frase , e questo equivoco dipoi usato dagli Autori
Greci, ma posteriori, ha fatto credere Greci i Pelasgi, ha satto chia-
mare fondaztoni Greche quelle, che propriamente furono dei Pelasgi
Calcidesi, dei Pelasgi Argivi, ed altri simili dai nostri Pelasgi Tirreni
ivi accoIti,e ricevuti; ma che per altro non erano altri, che Pelasgi, ed
Etrusci. Queste isteste citazioni, che voi recate , e che chiamano que-
ste tali Città fondate dai Greci, in altre parti, che voi sopprimetej
e tacete, ma che io ho portate distesamente, le chiamano vere Città
Tirrene, o Ecrusche, o dagli Etrusci fondate (3). Così è di Meta»
ponto, di Pisa, di Fescennio, d* Alsio ,di Cere, e di tante altre, che
voi senza distinzione alcuna chiamate Greche fondazioni, e furono
Ecrusche. Quì si oppone come pare, che ai tempo dei Galli, e re-
gnando Tarquinio Prisco alcuni Calcidesi, (che si Sgurano Greci af-
fatto) fondarono Cuma (4). Ma come mai si può ignorare, che U
fondazione di Guma è infinitamente più antica? E che da Strabone (5)
sì chiama Cnms. 'vstujtisfìmum Calcidenjtum, & Cumeorum adisicium*
Antiquitate enim cunElas S.icili&^ & Italia Ci'vitates antecellit zz ovc
quì per V Italia intende la Magna Grecia^ che Italia ancora si dilse.

Ma

(1) Mctxxùcchi in Tahulas Heracl. da per tutto.

(t) origin. Italic. Tom. 2. pa%. 224. e altrove9 e in d. Tom> 2. in sin. al Capit, dell'
Origine della Cittd di Ti/a.

(5 Origini Ital. Tom. 2. pag. 224., e in sin. ncl Capitolo delì origine della Citta

di Tisa. t ,

(4) Bardetti pag. 30. ~ I Galli, che vennero in Italìa regnando Tarquimo Pn.
sco, scacciarono dalle Terre Circompadane, come osserva il Marchese Maffei
ì faisi Italici primirivi (cbiama sempre gli Etrusci salst Itali Tnmihvi)... al*
cuni Calcidesi fondarono Cuma nella Campania,

(j) Strabon. Ltht V. pag. 165.
 
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