ÌQO
Qrigìnì Italiche
«
CAPITOLO IXf
]Slu.o eve conferme, che i Greci non posfono mai aver
popolata £ ltalia. Le gran Città fmono prima in
ltalia ? che in Grecia •
PER ricredere sempre più quei, che chiamano gli Etrusci
yrimiti'vi (i), e che innanzi a Deucalione per fecoli, e secoli, ch$,
sa mai quanti, fu l'' ltalia un Deferto, è nn folo allergo di Fze~
1 re (2), e iniìenie tutti i pretesi Greciiìi, che ci fanno derivare dai
Greci, vorrei cpn essì dare una pasteggiata Istorica tanro in Ifalia s
^he in Grecia in quesìi ternpi precisi di Dencalione. Sianii lecito di
psiervare cogli Autori, che appunto in questa età non vi era in Gre-
cia nemnieno una Città cinra di mura, e che all’ ipcontro erano in
Italia infinire} e potenti, e ben fortificate Città . Strabone avyerte 1 er-
yore di varj Autori, anco più vecchi, di amplificare le cose, e di
chiamare col nome di Città anco Je piccoJe terre, e Cailelli (3).
Tutti gli abitatori di Grecia in qpei tempi e anco i nofiri Tiireni
Pelasgi, abitavano Campestramente con Case, e Tugurj spezzati. Si
fhiamavano anco Mitrmidoni, che in Greco vuol dire Formiche, per-
«ch£ nop solo campefiramente abitavano, ma si facevano deìle Case
sotterranee. Le vere Citià, tanto in Italia, che poi in Grecia si di-
ilinguevano dalle sacre mura , che circondavano, e difendevano le
dette interne abitazioni. La Città Urhs si diceva ab Orhe, cicè ab
TJr/vo (<f), che in Etrusco vale la curvatura dell y Aratro^ perchè gli
Etru-
(1) Bardetti pag. 21. pag. 33., e pag. 41., e spejso altrove ccsì inveisce contro gli
Etrusci, e contro L’ItaLia.
£2) Bardtttì aLle pag. sopra, citate, e alla pag. 304.
(3) Strabon. Lib. 3. pag. 110. = lmperatores, & rerum gessarum Scriptores, ut or-
natiora saciant negocia, ad hoc mentiendi genus seruntur. Cum etiam quì Vrbes
lìispanorum Jupra rnille suijse pradicent, huc dedussi mihi videntur ut ingent js
vici oppida nowinentur.
(4) Bobert. Stepban. Verbo Urbs. == Oppidum muro cinssum^ dìffa ab Urvo jlratri
curvatura , quod antiqui junssi bobns sauro, 0" Vacca Etrufco ritu in conderdis.
Vrbibus..... .
Qrigìnì Italiche
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CAPITOLO IXf
]Slu.o eve conferme, che i Greci non posfono mai aver
popolata £ ltalia. Le gran Città fmono prima in
ltalia ? che in Grecia •
PER ricredere sempre più quei, che chiamano gli Etrusci
yrimiti'vi (i), e che innanzi a Deucalione per fecoli, e secoli, ch$,
sa mai quanti, fu l'' ltalia un Deferto, è nn folo allergo di Fze~
1 re (2), e iniìenie tutti i pretesi Greciiìi, che ci fanno derivare dai
Greci, vorrei cpn essì dare una pasteggiata Istorica tanro in Ifalia s
^he in Grecia in quesìi ternpi precisi di Dencalione. Sianii lecito di
psiervare cogli Autori, che appunto in questa età non vi era in Gre-
cia nemnieno una Città cinra di mura, e che all’ ipcontro erano in
Italia infinire} e potenti, e ben fortificate Città . Strabone avyerte 1 er-
yore di varj Autori, anco più vecchi, di amplificare le cose, e di
chiamare col nome di Città anco Je piccoJe terre, e Cailelli (3).
Tutti gli abitatori di Grecia in qpei tempi e anco i nofiri Tiireni
Pelasgi, abitavano Campestramente con Case, e Tugurj spezzati. Si
fhiamavano anco Mitrmidoni, che in Greco vuol dire Formiche, per-
«ch£ nop solo campefiramente abitavano, ma si facevano deìle Case
sotterranee. Le vere Citià, tanto in Italia, che poi in Grecia si di-
ilinguevano dalle sacre mura , che circondavano, e difendevano le
dette interne abitazioni. La Città Urhs si diceva ab Orhe, cicè ab
TJr/vo (<f), che in Etrusco vale la curvatura dell y Aratro^ perchè gli
Etru-
(1) Bardetti pag. 21. pag. 33., e pag. 41., e spejso altrove ccsì inveisce contro gli
Etrusci, e contro L’ItaLia.
£2) Bardtttì aLle pag. sopra, citate, e alla pag. 304.
(3) Strabon. Lib. 3. pag. 110. = lmperatores, & rerum gessarum Scriptores, ut or-
natiora saciant negocia, ad hoc mentiendi genus seruntur. Cum etiam quì Vrbes
lìispanorum Jupra rnille suijse pradicent, huc dedussi mihi videntur ut ingent js
vici oppida nowinentur.
(4) Bobert. Stepban. Verbo Urbs. == Oppidum muro cinssum^ dìffa ab Urvo jlratri
curvatura , quod antiqui junssi bobns sauro, 0" Vacca Etrufco ritu in conderdis.
Vrbibus..... .