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https://doi.org/10.11588/diglit.27572#0169
Lib. VIII. Cap. VII. i %7
in Ardeciì tn Lanuuio, ìn Csre, e che Eiso espresssamente chiama pik
antiche dell ijìessa Roma. Con che in somma rigetta la volgare opi-
nione, che la pictura) e anco la Plastica foiTe stata portaca in Italia
da Demarato Corintio ; perchè anco Ia detca plastica era in uso in
Roma a tempo di Numa, che parimente è più antico di Demara-
to, e ie altre autoric'a, che dicono anco queiE arte essfere Ilata posi-
tivamente invenzione dei Tirreni (i). Così delle statue ho portati
gli esempj, e della Vergine Clelia, che ebbe in Roma V onore della
statua Equestre s2] per Pardito suo coraggio di aver ripastato il Te-
vere a Cavailo, e ciò fu nell sanno 247. di Roma , moho anteriore a
Pericle, e quando i Greci, come veri Greci, non lavoravano in questo
genere. Così ebbero le loro statue quei quattro Atnbasciatori barba-
ramente uccisi dai Fidenati (3), tempi tutti anteriori al detto Pericle*
Così i'arte di lavorare in Bronzo si pratrcava in Icalia a tempo , c
anco innanzi del detto Numa, insegnando Plutarco s4], che uno di
quelli scudi di bronzo, che miracoìosamente erano caduti dal Cielo>
e chiamavansi Ancili, come si ha da Virgilio zz Et lapsa Anctlia
C&lo ^ venne nelle mani del detro Numa, ed Estò,che voleva, che
]i portastero i dodici Sacerdoti Salj, ne fece fare altri undici sitni-
listjmi, e li ìavorò, e li fece uguali, e perfettillì mi un tale Veturto
Mamurio eccellentissìmo in questa arte, Così, e colP Istoria, e colla
Cronologia misurar si debbono Popere dei Greci, e degli Italici per
distinguerne Panteriorità; perchè se in Italia sono state inventate,o
esercitate prima, che in Grecia, chi può mai dubitare, che dali I-
talia in Grecia, e che negli ahri Regni di Europa non siano statc
Introdotte? CAPI-
(1) Clement. ^Alessandrin. Stromat, Lib. 1. t=s Qk<rt Tùfrìvove rsjv nAxMKijv
<ru,i Dicunt Tyrrhenos Tlasiicam statuisje ( invenijse )
(2) Liv. Lib. 2. =3 Tace ( cum Torsenna ) novam in Femina vinutemy novo genere
honoris, statua donavere =3,
(3) Liv. Lib. 4.
(4) Tlutarc. in eìjumaì Lapo Florent. Interpret. = Traditur Tdtam aneam e Cad*
detapsam , in T^uma manus incidijse..... Taltam enim iu Vrbis salutem missam,
& oportere eam adservari : aliis undecim ad illius siguram , & sormam essìBis,
quoìninus ob smilitudinem calestis, illa dignosci non posset. ... Tdtam autem ex
ejus authoritate efsìngere cum ^irtisices ccrtassent,, disstdentibus: catcri Veturium
Mamurium ex summis unus Opisicibus usque adeo smditudmem esfii;Xissey struxis-
seque omnes similes, ut nemo jam ipse dignosceret. Aarum autem (ustodes , ac
Mmstros constituisse dicitur Salios Sacerdotes =5.
in Ardeciì tn Lanuuio, ìn Csre, e che Eiso espresssamente chiama pik
antiche dell ijìessa Roma. Con che in somma rigetta la volgare opi-
nione, che la pictura) e anco la Plastica foiTe stata portaca in Italia
da Demarato Corintio ; perchè anco Ia detca plastica era in uso in
Roma a tempo di Numa, che parimente è più antico di Demara-
to, e ie altre autoric'a, che dicono anco queiE arte essfere Ilata posi-
tivamente invenzione dei Tirreni (i). Così delle statue ho portati
gli esempj, e della Vergine Clelia, che ebbe in Roma V onore della
statua Equestre s2] per Pardito suo coraggio di aver ripastato il Te-
vere a Cavailo, e ciò fu nell sanno 247. di Roma , moho anteriore a
Pericle, e quando i Greci, come veri Greci, non lavoravano in questo
genere. Così ebbero le loro statue quei quattro Atnbasciatori barba-
ramente uccisi dai Fidenati (3), tempi tutti anteriori al detto Pericle*
Così i'arte di lavorare in Bronzo si pratrcava in Icalia a tempo , c
anco innanzi del detto Numa, insegnando Plutarco s4], che uno di
quelli scudi di bronzo, che miracoìosamente erano caduti dal Cielo>
e chiamavansi Ancili, come si ha da Virgilio zz Et lapsa Anctlia
C&lo ^ venne nelle mani del detro Numa, ed Estò,che voleva, che
]i portastero i dodici Sacerdoti Salj, ne fece fare altri undici sitni-
listjmi, e li ìavorò, e li fece uguali, e perfettillì mi un tale Veturto
Mamurio eccellentissìmo in questa arte, Così, e colP Istoria, e colla
Cronologia misurar si debbono Popere dei Greci, e degli Italici per
distinguerne Panteriorità; perchè se in Italia sono state inventate,o
esercitate prima, che in Grecia, chi può mai dubitare, che dali I-
talia in Grecia, e che negli ahri Regni di Europa non siano statc
Introdotte? CAPI-
(1) Clement. ^Alessandrin. Stromat, Lib. 1. t=s Qk<rt Tùfrìvove rsjv nAxMKijv
<ru,i Dicunt Tyrrhenos Tlasiicam statuisje ( invenijse )
(2) Liv. Lib. 2. =3 Tace ( cum Torsenna ) novam in Femina vinutemy novo genere
honoris, statua donavere =3,
(3) Liv. Lib. 4.
(4) Tlutarc. in eìjumaì Lapo Florent. Interpret. = Traditur Tdtam aneam e Cad*
detapsam , in T^uma manus incidijse..... Taltam enim iu Vrbis salutem missam,
& oportere eam adservari : aliis undecim ad illius siguram , & sormam essìBis,
quoìninus ob smilitudinem calestis, illa dignosci non posset. ... Tdtam autem ex
ejus authoritate efsìngere cum ^irtisices ccrtassent,, disstdentibus: catcri Veturium
Mamurium ex summis unus Opisicibus usque adeo smditudmem esfii;Xissey struxis-
seque omnes similes, ut nemo jam ipse dignosceret. Aarum autem (ustodes , ac
Mmstros constituisse dicitur Salios Sacerdotes =5.