Lib. VIII. Caf. IX. zop
contro ìa vera gloria d 1 * 3Italia. Deduce il supposto Padre Bardetri(i)s
Trimi abitatori d* Italìa fono quei soii, che *vi ahitarono quando, ]?ol’q
dopo il Diluvio di Deucahone arri<varono i Pelasgi alle soci dsl Pò, Da
queiia proposìzione ne vienei dunque quelli, che vi abitarono prima
di Deucalione non erano veramsnce primi, ma pn'mi erano i secon-
di, o i terzi, o quelli, che vi ahitarono dopoi. Bel discorso, e studiato
per molci anni dai nòstri oppositori I Da ciò ne inferisce subalterna-
^nente il Libro contrario 3 Alon vennero duncjue i primi per mare 3*
Cioè queifi sotto Deuc-alione, che vennero nell'Italia popolatissìma,
perché aveva i suoi veri primi da tanti secoli. Epoure anco circa al
modo del di loro arrivo Dionisio ci dice, che venhero appunto per
Mate (2), nè vi è autore, che dica il contrario. Traiascio ciò, che
Eo oiservato altrove, cioè, che Pistelso Dcucalione non era Gieco3
ma si rrovano in lui le tracce alsai più chiare di Pelasgo, e di Tir-
ieno, Sieguono le strane confeguenze st dee cercarne (di questi secon*
di, terzi, e quarti, che malamente si dicono primi ) nel Paese Cir*
compadano, e perchè non vennero per mare, perciò si tratta delle pri-
nie Navigazioni. Per non perdersi in queste sconnessioni, anzi per ca«
var frutto anco da queste, replichiamo, che le prime Navigazioni
speciaimente Italiche debbono prendersi ben più da alto, e non da
questa, che quì si allega, ma dai principj del mpndo bambino. Giu«»
seppe Ebreo (3) dice, che la prima Golonia Qrientale, o Japetica
vennein Cethim^e alie Xsole, alle quaii non si vàjche per Mare; ma
per maggior chiarezza dice efpressamente, che venne confcensis NavU
^«/,onde si prenda per Cethim>o InsuU come si vuole > vede, che
le Navigazioni cominciarono col mondo. Japeto Popolatore dell’ Oc-
cidente, e pnncipalmente deiPItalia secondo Passenlo univoco d,ei
dotti si fa il primo Navigatore, e si ccmverte nella Favola in Nef-
tunno, perchè ebbe da Giove suo Padre (che è Noè) la presettura
Tom III, D d del
(1) Bardetti Cap. 3. pag. 44. & feqq.
(l) Dionis. dfAlicar. Lih. l. pag. 15. =3 Oraculo monitì navigare ìn italiam, qu<c tuns
dicebatur Saturnia. Tunc parata Clajse Mare Jonium traiiciunt .... Applicue*
ru'ut ad unum e Tadi ossiis nomine Spintticum, ibique TSjaves reliquerunt.
(3) Giuseppe Ebr. Antiq. Judaic. Lib. 1. Cap. 6. = Dispersis pasjìm propter diverssta-
tem lin<’ua-um Coloniis . . . Tgjtc desuerunt ■, qui conscensis ssiavibus ad habitan=3
das Insulas traiicevent,
contro ìa vera gloria d 1 * 3Italia. Deduce il supposto Padre Bardetri(i)s
Trimi abitatori d* Italìa fono quei soii, che *vi ahitarono quando, ]?ol’q
dopo il Diluvio di Deucahone arri<varono i Pelasgi alle soci dsl Pò, Da
queiia proposìzione ne vienei dunque quelli, che vi abitarono prima
di Deucalione non erano veramsnce primi, ma pn'mi erano i secon-
di, o i terzi, o quelli, che vi ahitarono dopoi. Bel discorso, e studiato
per molci anni dai nòstri oppositori I Da ciò ne inferisce subalterna-
^nente il Libro contrario 3 Alon vennero duncjue i primi per mare 3*
Cioè queifi sotto Deuc-alione, che vennero nell'Italia popolatissìma,
perché aveva i suoi veri primi da tanti secoli. Epoure anco circa al
modo del di loro arrivo Dionisio ci dice, che venhero appunto per
Mate (2), nè vi è autore, che dica il contrario. Traiascio ciò, che
Eo oiservato altrove, cioè, che Pistelso Dcucalione non era Gieco3
ma si rrovano in lui le tracce alsai più chiare di Pelasgo, e di Tir-
ieno, Sieguono le strane confeguenze st dee cercarne (di questi secon*
di, terzi, e quarti, che malamente si dicono primi ) nel Paese Cir*
compadano, e perchè non vennero per mare, perciò si tratta delle pri-
nie Navigazioni. Per non perdersi in queste sconnessioni, anzi per ca«
var frutto anco da queste, replichiamo, che le prime Navigazioni
speciaimente Italiche debbono prendersi ben più da alto, e non da
questa, che quì si allega, ma dai principj del mpndo bambino. Giu«»
seppe Ebreo (3) dice, che la prima Golonia Qrientale, o Japetica
vennein Cethim^e alie Xsole, alle quaii non si vàjche per Mare; ma
per maggior chiarezza dice efpressamente, che venne confcensis NavU
^«/,onde si prenda per Cethim>o InsuU come si vuole > vede, che
le Navigazioni cominciarono col mondo. Japeto Popolatore dell’ Oc-
cidente, e pnncipalmente deiPItalia secondo Passenlo univoco d,ei
dotti si fa il primo Navigatore, e si ccmverte nella Favola in Nef-
tunno, perchè ebbe da Giove suo Padre (che è Noè) la presettura
Tom III, D d del
(1) Bardetti Cap. 3. pag. 44. & feqq.
(l) Dionis. dfAlicar. Lih. l. pag. 15. =3 Oraculo monitì navigare ìn italiam, qu<c tuns
dicebatur Saturnia. Tunc parata Clajse Mare Jonium traiiciunt .... Applicue*
ru'ut ad unum e Tadi ossiis nomine Spintticum, ibique TSjaves reliquerunt.
(3) Giuseppe Ebr. Antiq. Judaic. Lib. 1. Cap. 6. = Dispersis pasjìm propter diverssta-
tem lin<’ua-um Coloniis . . . Tgjtc desuerunt ■, qui conscensis ssiavibus ad habitan=3
das Insulas traiicevent,