270 DELLE URWE ETRU5CHE
é manca totalmente di ali, ma si mostra di celere passo e por-
tando sulla spalla sinistra la face, cai per comodo del via<>«
gio ha sospesa la sacca viatoria o pera, ch'è propria di chi
viaggia '. Pronta al cammino si mostra pure X altra della
Tav. XXXII che avendo in mano una face, solo indizio di
Furia in lei, segue il Tanato con celere passo, e manca di
ali; né queste si ammisero sempre nelle Furie delle rappre-
sentanze teatrali de' tempi posteriori, come rilevasi eia
quella che ho espressa alla presente tavola num. 1. All'in-
contro vediamo la vergine alata della Tav. XXIX starsene
in atto di positivo riposo ancorché in piedi, mentre è ada*
giata col braccio sopra una colonnetta e tiene le gambe
incrociate. Per qual motivo le furon dunque adattate le ali
se essa presentasi neghittosa e nello stato di un positivo
riposo?
Potrei credere che quivi,, piuttosto che altrove, la Furia
stesse preparata qual nume destinato a condurre le anime
de'morti all'inferno, come ho già detto pochi versi più so-
pra con la testimonianza di Servio 3; così il Tanato ve-
duto nelf opposto numero della tavola stessa si asside per
ivi attenderle, di che ho già ragionato alla Tav. XVII, dove
altro Tanato sedente sta con le gambe soprapposte come
la Furia che riguardiamo; ma in questo caso però qual si-
gnificato avranno in essa le ali?
Muoverni a tale indagine la decisiva espressione del Ch,
Zannoni, che vale anco per altri scrittori, ove intendesx
« essere ornai canone in antiquaria che le ale indichino ce-
lerità, la quale si ha maggiore col volo che d'altro vao*
antic
meli'
I Ved. p. 6x,
a Ved. p. 2529»
é manca totalmente di ali, ma si mostra di celere passo e por-
tando sulla spalla sinistra la face, cai per comodo del via<>«
gio ha sospesa la sacca viatoria o pera, ch'è propria di chi
viaggia '. Pronta al cammino si mostra pure X altra della
Tav. XXXII che avendo in mano una face, solo indizio di
Furia in lei, segue il Tanato con celere passo, e manca di
ali; né queste si ammisero sempre nelle Furie delle rappre-
sentanze teatrali de' tempi posteriori, come rilevasi eia
quella che ho espressa alla presente tavola num. 1. All'in-
contro vediamo la vergine alata della Tav. XXIX starsene
in atto di positivo riposo ancorché in piedi, mentre è ada*
giata col braccio sopra una colonnetta e tiene le gambe
incrociate. Per qual motivo le furon dunque adattate le ali
se essa presentasi neghittosa e nello stato di un positivo
riposo?
Potrei credere che quivi,, piuttosto che altrove, la Furia
stesse preparata qual nume destinato a condurre le anime
de'morti all'inferno, come ho già detto pochi versi più so-
pra con la testimonianza di Servio 3; così il Tanato ve-
duto nelf opposto numero della tavola stessa si asside per
ivi attenderle, di che ho già ragionato alla Tav. XVII, dove
altro Tanato sedente sta con le gambe soprapposte come
la Furia che riguardiamo; ma in questo caso però qual si-
gnificato avranno in essa le ali?
Muoverni a tale indagine la decisiva espressione del Ch,
Zannoni, che vale anco per altri scrittori, ove intendesx
« essere ornai canone in antiquaria che le ale indichino ce-
lerità, la quale si ha maggiore col volo che d'altro vao*
antic
meli'
I Ved. p. 6x,
a Ved. p. 2529»