VO'4 DEGLI SPECCHI MISTICI
rovesciato, e leggersi per S \ Le altre lettere non opponen*
do gran difficoltà, e potendo per conseguenza esser lette a
seconda dell'antico greco, e di altre lingue antiche d'Italia,
offrono insieme la seguente leggenda sutina*
Così è letta dal prelodato Lanzi la voce stessa in un
bronzo antico del museo Borgia in Velie tri, consistente in
un Telamone, o manico probabilmente spettante, com' egli
crede, ad alcuno di questi Dischi ora in esame. Assegna
egli a tal voce la corrispondente suthina, aggiungendo egli
che tal vocabolo è vicino a suthi per modo che sembra un
suo derivato, la cui significazione se procedesse dal 2WSTp«
o anzi dal z«TSipa de'Greci, tradurrebesi per saluti breve
titolo eh' egli trova in un' ara di Pesaro. Sembragli poi an-
co verisimile, che se Sutliia significa salute, la Dq| che
presiede si chiamasse Suthina con desinenza usitatissima in
latino antico, rispetto a Numi che invocavansi per tutela.
Gli esempi che ne adduce in prova sono: Tutilma, generi-
co nome di tutela, e quei che invocavansi per gl'infanti,
Statilinus, Fabulinus 2. Quest'ultima ipotesi mi pare vero-
simile in modo che non si debba richiamare in sussidio un
caso obliquo in quel nome, dove il caso retto si presenta
si chiaro. Vero è che in terzo caso, dallo stesso Lanzi di-
chiarato assai raro, si potrebbe leggere una tal voce ljrthij
ed anche altre: ma non essendo esclusi i femminini termi-
nati in A in caso retto 3, perchè fra questi non potrà esse-
re anco la voce scritta in questi Dischi? Altrove si hanno
da esso ragioni plausibili da interpetrare Suthil sincopate
et
i Lanzi, Saggio di ling. etr., Tom.
i, part. ii, cap. n, §x, p. 212.
2 Ivi, Tom. h, part. in, § 1, mmi.
x, ,p. 4g5.
3 Ivij p. 3o2j 3©4<.
V01
sia f
$i0 l1
,/interi*
stufi13
» v0Ce !*
in autori la^ni
so dicesi n -
iw in <p*
inno a quelli
Ice nel yerbo •
idea di s
, hi perù s
lare, ma piò es
re, che peraltro
Sfa, nel cui 11
mimi onoiì
«già Esculapi
otla\ 1
4 C
<|ui col li
C0S1 ora pei
^nte potrei
sur,;
mìa].
C11.X,
ora.
3(V
rovesciato, e leggersi per S \ Le altre lettere non opponen*
do gran difficoltà, e potendo per conseguenza esser lette a
seconda dell'antico greco, e di altre lingue antiche d'Italia,
offrono insieme la seguente leggenda sutina*
Così è letta dal prelodato Lanzi la voce stessa in un
bronzo antico del museo Borgia in Velie tri, consistente in
un Telamone, o manico probabilmente spettante, com' egli
crede, ad alcuno di questi Dischi ora in esame. Assegna
egli a tal voce la corrispondente suthina, aggiungendo egli
che tal vocabolo è vicino a suthi per modo che sembra un
suo derivato, la cui significazione se procedesse dal 2WSTp«
o anzi dal z«TSipa de'Greci, tradurrebesi per saluti breve
titolo eh' egli trova in un' ara di Pesaro. Sembragli poi an-
co verisimile, che se Sutliia significa salute, la Dq| che
presiede si chiamasse Suthina con desinenza usitatissima in
latino antico, rispetto a Numi che invocavansi per tutela.
Gli esempi che ne adduce in prova sono: Tutilma, generi-
co nome di tutela, e quei che invocavansi per gl'infanti,
Statilinus, Fabulinus 2. Quest'ultima ipotesi mi pare vero-
simile in modo che non si debba richiamare in sussidio un
caso obliquo in quel nome, dove il caso retto si presenta
si chiaro. Vero è che in terzo caso, dallo stesso Lanzi di-
chiarato assai raro, si potrebbe leggere una tal voce ljrthij
ed anche altre: ma non essendo esclusi i femminini termi-
nati in A in caso retto 3, perchè fra questi non potrà esse-
re anco la voce scritta in questi Dischi? Altrove si hanno
da esso ragioni plausibili da interpetrare Suthil sincopate
et
i Lanzi, Saggio di ling. etr., Tom.
i, part. ii, cap. n, §x, p. 212.
2 Ivi, Tom. h, part. in, § 1, mmi.
x, ,p. 4g5.
3 Ivij p. 3o2j 3©4<.
V01
sia f
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in autori la^ni
so dicesi n -
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inno a quelli
Ice nel yerbo •
idea di s
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lare, ma piò es
re, che peraltro
Sfa, nel cui 11
mimi onoiì
«già Esculapi
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