108 DEGLI SPECCHI MISTICI
ne indica sovente Iddio coli' attributo della divina sua men-
te, come vedremo. Le due voci, ( se pur seri tali ) che
concorrono a formar la parola etrusca mythina, potrebbero
indicarci ch'ella significhi mistero divino, o arcalo segreto
DELLA DIVISA MESTE.
È dunque da cercarsi qual relazione aver possa il Disco,
e precisamente lo Specchio, sulla cui superficie si legge
l'epigrafe anzidetta con i misteri della Divinità. Per esser
breve bisogna ch'io premetta più cose come provate; tal-
ché per avere un' idea dei misteri presso gli antichi, con-
vien dire che dalle dotte osservazioni fatte su questa ma-
teria dai celebri letterati Santa—Croce \ Willoison 2, Ouva-
roff 3, ultimi scrittori di tal materia, oltre il Meursio 4 e i
molti più che ne aveano già scritto, resulta che in essi
richiama vasi l'origine di tutto ad un solo Dio, eh'è per
se stesso, e da cui tutto il rimanente riceve l'essere 5: spie-
gavansi le relazioni dell' universo e dell' uomo con la Divi-
nità, F immortalità dell' anima, i mezzi del suo ritorno ver-
so Dio, l'ordine delle cose dopo la morte 6, Yespettativa di
una miglior vita futura, e la memoria della presenza di quel-
1' Ente che vede tutto ">. Noi vedremo che la maggior parte
di queste massime son considerate nei Dischi. Per quanto
si citino come fondatori dei misteri, personaggi distinti del-
la più remota antichità, comparisce però dalla storia che
i Ptecherches Kist-oriqu.es et criti-
ques sur le Mystères du Pagani-
sme.
2 lbid. notes, et Tom. n, de triplici
Theologia Mysteriisque \eterum
commentario.
3 Essay sur le Myster. d'Eleus.
4 Op., Tom. il, Eleusinia, p. 4^8-
5 Pluche, Revisione della storia del
Cielo, Tom. ì, p. \^.
6 Ouvaroff, l. cit. , estratto da Mil-
lin, Annal encyclop. Voi, i, p- 359»
7 Pluclie, 1. cit.
noflsl
10>
ietiv(
e firon
zioso
vallo
intera
i low
ai Teodosi
lì platonismo
cognizione dei
partire da
indagine eli <p
mato che prò
ai misteri, e di-
io come Spec
migli Specchi
fa ch'essi dani
fiéso racconti
era le avventar
Jo di Giunone. i
ICerere o IV «
ilo fecero m
ose,e per
!■ cit.
Vile, r i
m
m. a
c°i al
fe
l>
nona{ti
•fon
ne indica sovente Iddio coli' attributo della divina sua men-
te, come vedremo. Le due voci, ( se pur seri tali ) che
concorrono a formar la parola etrusca mythina, potrebbero
indicarci ch'ella significhi mistero divino, o arcalo segreto
DELLA DIVISA MESTE.
È dunque da cercarsi qual relazione aver possa il Disco,
e precisamente lo Specchio, sulla cui superficie si legge
l'epigrafe anzidetta con i misteri della Divinità. Per esser
breve bisogna ch'io premetta più cose come provate; tal-
ché per avere un' idea dei misteri presso gli antichi, con-
vien dire che dalle dotte osservazioni fatte su questa ma-
teria dai celebri letterati Santa—Croce \ Willoison 2, Ouva-
roff 3, ultimi scrittori di tal materia, oltre il Meursio 4 e i
molti più che ne aveano già scritto, resulta che in essi
richiama vasi l'origine di tutto ad un solo Dio, eh'è per
se stesso, e da cui tutto il rimanente riceve l'essere 5: spie-
gavansi le relazioni dell' universo e dell' uomo con la Divi-
nità, F immortalità dell' anima, i mezzi del suo ritorno ver-
so Dio, l'ordine delle cose dopo la morte 6, Yespettativa di
una miglior vita futura, e la memoria della presenza di quel-
1' Ente che vede tutto ">. Noi vedremo che la maggior parte
di queste massime son considerate nei Dischi. Per quanto
si citino come fondatori dei misteri, personaggi distinti del-
la più remota antichità, comparisce però dalla storia che
i Ptecherches Kist-oriqu.es et criti-
ques sur le Mystères du Pagani-
sme.
2 lbid. notes, et Tom. n, de triplici
Theologia Mysteriisque \eterum
commentario.
3 Essay sur le Myster. d'Eleus.
4 Op., Tom. il, Eleusinia, p. 4^8-
5 Pluche, Revisione della storia del
Cielo, Tom. ì, p. \^.
6 Ouvaroff, l. cit. , estratto da Mil-
lin, Annal encyclop. Voi, i, p- 359»
7 Pluclie, 1. cit.
noflsl
10>
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e firon
zioso
vallo
intera
i low
ai Teodosi
lì platonismo
cognizione dei
partire da
indagine eli <p
mato che prò
ai misteri, e di-
io come Spec
migli Specchi
fa ch'essi dani
fiéso racconti
era le avventar
Jo di Giunone. i
ICerere o IV «
ilo fecero m
ose,e per
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Vile, r i
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