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Inghirami, Francesco [Editor]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 2,1): Specchi mistici — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-3]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.4311#0199
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TAVOLA NONA. 189

ture^ propongo l'esame del verbo libare per far libazione
che in latino dicesi libò, accusandosi proveniente dal greco
ucp» che vuol dire non già piovere, ma stillare, cioè versa-
re a gocce, per cui lo stesso verbo stillare fu poi anche si-
nonimo di versar lacrime e piangere; significati che rac»
chiudonsi nel solo greco verbo *«'j3»,.èd osservazione da me ri-
petuta alla stessa occasione di esaminare l'atto della libazio-
ne *. Al greco utp* corrispondono altresì il fluere latino
e l'italiano fluire, donde aerivi fluido) col qual giro di
voci tornasi al fluido contenuto nella tazza di Bacco di so-
pra indicato. Se giusto è il mio raziocinio, avremo la ragio-
ne perchè Cecrope istituì la libazione alla Terra ed al Cielo,
significando con essa,, cred'io, quell'umore benefico, il qua-
le dal cielo scendendo in terra dà vita e vegetazione ad o-
gni essere vivente-, in quella guisa che le piante prendono
quotidiano alimento dalla rugiada: e ben di questa doveva
intender Cecrope nel portar in Grecia religiosi, istituiti dal*
l'Egitto, ove la rugiada tien luogo di pioggia.

Frattanto con questi dati meglio si comprenderà F enig-
matico discorso di quel Persiano Dschemo da me altrove
riportato, che facea vedere i portenti degli Dei e quanto
si genera sulla terra, (cioè spiegava i fenomeni della na-
tura ) per mezzo della tazza medesima con la quale anco
libava 2. Così pure si potrà intendere come gli Specchi mi-
stici da me presi ad illustrare, ritengono qualche somiglian-
za con le patere da libare agli Dei, nel tempo stesso che
le figurate hanno dei soggetti allusivi ai fenomeni della na-
tura. 3 Quello stesso che abbiamo in esame attualmente,

lib. 1,1

1 Ved. p. 33.
a Ved. p. 88.

3 Ved. la spìeg. della tav. vii ìa
fine, p. 3 56.
 
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