332 de' vasi fittili
tare che atteso 1' uso in Grecia da tante autorità contesta-
to " dell' acclamazione xmp* 2 coli' aggiunta del nome
di colei che saluta vasi come amata, così anche la leggen-
da o pulclier Orneu del nostro Vaso possa indicare che
una qualche donzella Locrese presa da amore per Orneo,
avesse fatto quel Vaso lavorare per mandarlo al suo aman-
te in regalo, e quasi come in pegno dell'amor suo. Quin-
di aggiunge il sospetto che una riserva connaturale a fem-
minil pudore abbia fatto sì che le donne si guardassero da
esprimere nella cosa donata il proprio lor nome, onde
1' amorosa intelligenza non si svelasse agli occhi altrui . E
che per questo si trovi scritto ne'Vasi solamente xa?.oe, sen-
za alcun proprio nome soggiunto, o al più vi sia k«).5u*U; *càot,
xàkoi Nwov, tuùoì Hojrooc, xa*« Opvts senza la giunta del secondo ca-
so, che sconsigliatamente dichiarasse da quali donzelle fos-
sero stati scelti in amanti Callide, Nicone, Eopoa, Orneo.
Se attende il lettore che io dica di tutto ciò il parer
mio, rispondo che in sì copiosa raccolta di Vasi antichi
dipinti e scritti, come quella eh' io vado adunando in que-
st'Opera, è giovevole il profittare di vari esempi onde ri-
solvere i dubbi in certezze con pluralità di eguali circostan-
ze. Al proposito nostro potrei opporre per un esempio»
che nelle rappresentanze dei trenta Vasi finora esposti n°n
trovammo cosa che incontrastabilmente dichiarar si potes-
se amatoria, onde formar l'interesse di due innamorati»
ma piuttosto vi ravvisammo arcane dottrine di religione>
ed in particolar modo relative all' anima di colui, nel se"
i Aristoph., in Vesp., v. 98. Suid.
iu voce y.aloi et in voce Ppcpvpv-
ai*, in annotat.
2 Theocrit., Idyll. xvur, v>
tare che atteso 1' uso in Grecia da tante autorità contesta-
to " dell' acclamazione xmp* 2 coli' aggiunta del nome
di colei che saluta vasi come amata, così anche la leggen-
da o pulclier Orneu del nostro Vaso possa indicare che
una qualche donzella Locrese presa da amore per Orneo,
avesse fatto quel Vaso lavorare per mandarlo al suo aman-
te in regalo, e quasi come in pegno dell'amor suo. Quin-
di aggiunge il sospetto che una riserva connaturale a fem-
minil pudore abbia fatto sì che le donne si guardassero da
esprimere nella cosa donata il proprio lor nome, onde
1' amorosa intelligenza non si svelasse agli occhi altrui . E
che per questo si trovi scritto ne'Vasi solamente xa?.oe, sen-
za alcun proprio nome soggiunto, o al più vi sia k«).5u*U; *càot,
xàkoi Nwov, tuùoì Hojrooc, xa*« Opvts senza la giunta del secondo ca-
so, che sconsigliatamente dichiarasse da quali donzelle fos-
sero stati scelti in amanti Callide, Nicone, Eopoa, Orneo.
Se attende il lettore che io dica di tutto ciò il parer
mio, rispondo che in sì copiosa raccolta di Vasi antichi
dipinti e scritti, come quella eh' io vado adunando in que-
st'Opera, è giovevole il profittare di vari esempi onde ri-
solvere i dubbi in certezze con pluralità di eguali circostan-
ze. Al proposito nostro potrei opporre per un esempio»
che nelle rappresentanze dei trenta Vasi finora esposti n°n
trovammo cosa che incontrastabilmente dichiarar si potes-
se amatoria, onde formar l'interesse di due innamorati»
ma piuttosto vi ravvisammo arcane dottrine di religione>
ed in particolar modo relative all' anima di colui, nel se"
i Aristoph., in Vesp., v. 98. Suid.
iu voce y.aloi et in voce Ppcpvpv-
ai*, in annotat.
2 Theocrit., Idyll. xvur, v>