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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 1) — Florenz, 1852

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https://doi.org/10.11588/diglit.859#0144
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TAVOLA XCVII.

Ili

origine dall' liancarville fu creduta una scena teatrale dipinta in barbara
maniera (1).

TAVOLA XCVIII, E XC1X.

Vintamente con questa pittura del Museo Borbonico e sua spiegazione
abbiamo da chi I' ba interpellala la di lui opinione siili' uso dei vasi fittili
dipinti che debbesi valutar molto, specialmente in quest'opera che riunisce
il parere di molti Eruditi a questo proposito; ed io ne dò qui copialo l'in-
tero suo concetto.

« Il vaso che qui diamo, dice l'archeologo Quaranta, presenta due se-
rie di figure, una al di sopra de'manichi posti alla sua panca, l'altra di
sotto. A spiegar la prima ricorderemo, che spenta Marpesia regina delle
Amazoni, preselo di quelle il governo le sue figlie Antiope, ed Oliere ce-
leberrima per la scenza dell'armi, ed assai più per la castità sua. E però
dovendo Ercole recare ad Euristeo il balteo di quesf ultima , approdò col
fiore della gioventù greca ai lidi di quelle eroine. Ma quivi trovata non
avendo Olrere, partita per una bellica spedizione, sedusse Antiope, che con-
servava gelosamente il balteo desideralo, ed ottennelo. Ecco in breve 1" av-
ventura, rappresentala in questo bellissimo vaso. Vedi Antiope armala di
doppia lancia , che mostra il sospiralo balteo ad Ercole nudo e sedente so-
pra un masso, su cui è distesa la sua clamide. Egli attentamente contem-
pla l'oggetto della sua conquista, moslralogli dalla guerriera. Ila la clava,
ed il turcasso, il quale obbliga la l'amasia dello spettatore ad Immaginai
l'arco appoggiato alla parie della pietra rimasta invisibile. È malagevole dai
nome ai due guerrieri che gli son vicini, armati di lance e scudi, in piedi
l'uno, sedulo l'altro, ed il primo cinlo la fronte di un diadema, il secondo
con un pileo in testa. Tra i giovani che furono compagni ad Ercole in que-
sta impresa, sappiamo, che si annoveravano Stendo , Dcileonlc, Autolieo,
e Elogio , figli di Deimaco da Tricca. Taluni parlano anche di Teseo , ma
uissuna conghictlura intorno a questi personaggi ardirei proporre, attesa la
grande incertezza che regna in si falli racconti, singolarmente per essersi

I Banoarrille, Antlq. oturs. greq. el romaraee lirèes du cabinet de 11. Ha-
milton toni, ii, pi. xv.
 
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