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Jorio, Andrea de
Guida Per Le Catacombe Di S. Gennaro De'Poveri — Napoli: Tipografia del Vesuvio, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.58963#0062
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gare se non la vera , almeno la più probabile loro ori-
gine.
CAPITOLO III.
Che le Catacombe non sono nè greche nè romane ,
e nostra congettura.

Si è da noi toccato che queste opere antichissime non
ebbero certo da’ cristiani cominciamento : è nostro de-
bito di dire ora brevemente che non siano nè di roma-
na origine nè di greca. Ebbero i romani i loro monu-
menti che vollero con molto senno continuamente stas-
sero innanzi agli occhi di tutti, perchè ammonissero po-
tentemente agli avvenire di patri esempi e durabili. Da
principio furono rozzi ceppi e semplici, posti sopra i ca-
daveri , onde il (siXag dei greci e il cippus dei latini suo-
na in entrambi sepolcro. La prima costumanza di sep-
pellire i morti pare che fosse quella di umare pietosa-
mente i cadaveri ; e dai qual atto di pietà filiale verso
ì maggiori vuole il Vico derivasse humanìtas a’ latini.
E gli Ateniesi che sopra tutti quelli di grecia erano te-
nuti umanissimi , al dir di Cicerone (i) furono i primi
ehe avessero costume di umare i defunti, e che fin dal
tempo di Cecrope mantennero di poi. E in Omero in quel
primo pittore delle memorie antiche si ha che Erato mo-
glie a Periandro ; e in Tucidide (2) che Braside fossero
entrambe umate. E Petronio chiama da ultimo greco l’uso
di umare (3).
In quanto al sito Platone (4) ci ricorda che i greci so-
lcano fare i sepolcri in luoghi incolli e innocenti , lonta-

(1) Lib. II. de Legib ;
(2) Lib. IV.
(3) Satyricon cap. 3.
(4) De leg: lib, XII.
 
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