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https://doi.org/10.11588/diglit.58963#0069
( 63 )
inano, dei quali sotto quello a sinistra essendo caduta una
parte d’ intonaco apparve questa mutila iscrizione :
eiti . . . CON
MIE . . . TIS t REQUIEM • ANIMIS ;
VESTRIS • IUGUM • ENIM • ME ;
. . STE
. . FEST -j-
II Pelliccia (i) tien tal dipintura del X. secolo.
Agli estremi superiori dell’ ellissi sporge fuori un siletto
di stucco , il quale per 1’ ussicio cui esso era destinato di
far distillar cioè le acque, che scorrevano lungo lo spira-
glio , più acconciamente gocciolatoio dirsi potrebbe. A due
parti della bocca dello spiraglio si veggono dieci buchi, cin-
que per ogni una, i quali essendo situati ad uguale inter-
vallo, e livello danno chiaramente a divedere di aver conte-
nuto grada di ferro. Agli estremi inferiori poi si veggono
le orme di una colonna.
1. Latibulo su cui avvene altro , ove si veggono dipinti
de’ cerchi e bei ornali , i quali mostrano d’esser stati pri-
ma graffiti , e poi coloriti.
2. Latibulo simile al precedente chiuso parte da mu-
ro (2) sul quale avvi bella dipintura , la maggior parte co-
si) Dissert. De Coemelerio seu Catacumba Neapolit. pag. 138.
(2) Opiniamo clic detto muro fosse stato innalzato , per divi-
dere questi ambulacri dalla Basilica ; poiché anticamente pres-
so i Cristiani era costume di non seppellirvi i cadaveri, come
si rileva da’ canoni di vari concili, e sopratutto dal canone quadra-
gesimo terzo del concilio Brachmanense, che suona cosi: Ut cor-
porei defunctorum nullo modo in Basilica Sanctorum sepeliantur;
, sed si necesse est, de foris circa murum Basilicae usque adeo
non abhorret ; nam si sirmissimum hoc privilegium usque nunc
manet Cimtates} ut nullo modo intra ambitus murorum cujuslibet
desuncti corpus humeiur, quanto magie hoc venerabilium mar-
tyrum debet reverentia oblinere.
inano, dei quali sotto quello a sinistra essendo caduta una
parte d’ intonaco apparve questa mutila iscrizione :
eiti . . . CON
MIE . . . TIS t REQUIEM • ANIMIS ;
VESTRIS • IUGUM • ENIM • ME ;
. . STE
. . FEST -j-
II Pelliccia (i) tien tal dipintura del X. secolo.
Agli estremi superiori dell’ ellissi sporge fuori un siletto
di stucco , il quale per 1’ ussicio cui esso era destinato di
far distillar cioè le acque, che scorrevano lungo lo spira-
glio , più acconciamente gocciolatoio dirsi potrebbe. A due
parti della bocca dello spiraglio si veggono dieci buchi, cin-
que per ogni una, i quali essendo situati ad uguale inter-
vallo, e livello danno chiaramente a divedere di aver conte-
nuto grada di ferro. Agli estremi inferiori poi si veggono
le orme di una colonna.
1. Latibulo su cui avvene altro , ove si veggono dipinti
de’ cerchi e bei ornali , i quali mostrano d’esser stati pri-
ma graffiti , e poi coloriti.
2. Latibulo simile al precedente chiuso parte da mu-
ro (2) sul quale avvi bella dipintura , la maggior parte co-
si) Dissert. De Coemelerio seu Catacumba Neapolit. pag. 138.
(2) Opiniamo clic detto muro fosse stato innalzato , per divi-
dere questi ambulacri dalla Basilica ; poiché anticamente pres-
so i Cristiani era costume di non seppellirvi i cadaveri, come
si rileva da’ canoni di vari concili, e sopratutto dal canone quadra-
gesimo terzo del concilio Brachmanense, che suona cosi: Ut cor-
porei defunctorum nullo modo in Basilica Sanctorum sepeliantur;
, sed si necesse est, de foris circa murum Basilicae usque adeo
non abhorret ; nam si sirmissimum hoc privilegium usque nunc
manet Cimtates} ut nullo modo intra ambitus murorum cujuslibet
desuncti corpus humeiur, quanto magie hoc venerabilium mar-
tyrum debet reverentia oblinere.