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SUCCINTA SPIEGA T IONE
DELLE MEDAGLIE AGGIUNTE A QUELLE
DI NAPOLI.
Oltre le Sedeci Medaglie Antiche >
recate da Golzio sopra Napoli,
Dieci altre Sono fiate nuovamente scuo-
perte , tra lequali la Decima settima
rapprcsenta , nel dritto , Hebone Co-
ronato d’Hedera, con i Capelli riglie-
vati sino alla vertice del Capo, e lega-
ti à modo di Beretta : e nel roverscio
la mezza parte anteriori d’un Centau-
ro barbato , che si tiene chinato co’l
ginocchio destro, ed alza l’altro , per
levarli diritto , havendo di sopra ris-
eritone greca NEOiiOaIToN 5 e nel
mezzo della Pancia troncata , questa
sillabaME. .
La spiegatione di quefia Medaglia si
cava dell’usanza ch’era tra gli Antichi
Napolitani d’adorare Hebone , in vece
di Bacco, figurandolo di sembrante
giovanile sbarbato , e coronato di He-
dera , perch’era il Dio de i Convivii
allegro e giocondo. Quindi s’intende
la natura del Vino* il quale simboleg-
giavano i Poeti, non solamente lotto
il Nome di Bacco , ma anche di Co-
mo e di Hebone , come Io deserive
Filostrato ; e davano ad intender che
quello fù creduto il ritrovatore di quel
succo , mostrando à mortali, già da
principio, come si havevano da racco-
gliere l’Uve dalle Vitti e sprimerne il
vino tanto grato ed utile à chi tempe-
ramente Pula. Hanno poi anchora gli
Antichi dato à quel Dio la Inventione
delle Ghirlande e Corone di Hedera.
Onde Allessàndro Magno volendolo
imitare, quando ritornò Vincitore del-
la India, fece ch’cl silo Esserato tutto
si corono di Hedera. Questa Pianta fù
data a Bacco per molte ragioni, come
ne hanno scritto molti. Festo vuole
che ciò folle perche egli è cosi giovane
sempre, come quella è sempre verde :
ò vero, perche, come ella lega tutto
ciò à che si appiglia, cosi il Vino lega
le fiumane menti. Plutarco dice che
l’Hedera hà in se certa virtù occulta J
laquale muove l’huomini ad hàver gli
Entusiasmi poetici, e che, per tanto,
l’hanno data parimente alle Muse co-
me à Bacco ed a Hebone. Scrive Ma-
crobio, nel primo delle Saturnali, che
la Hedera data à Bacco mostrava do-
vere gli huomini, co’ i lacci della pa-
tienza legare l’ire e ifurori, comeques-
ta Pianta lega e cinge ounque nasee.
Diodoro inlègna che nelle sacre Ceri-
monie gli Antichi facevano più conto
della Hedera che della Vite, perche
à tutte le Stagioni ha le foglie verdi 9
ónde i Napolitani davano ad intender,
che la Campagna loro flava sempre
verdeggiante, e produceva molte Viti,
feconde in Vini generosi , dè quali si
doveva usar temperatamente , per noti
sfrenar le Passioni humane. Il Centau-
ro barbato è un altro simbolo dell’istes-
so Bacco, non giovane ma invecchia-
to, per mostrar ch’l troppo bere affret-
ta la vecchiaia, e che i decrepiti beo-
no assai, per riporli Phumida naturale
ch’hanno dissipato mentre erano giova-
ni. In questo proposito , scrive Mu-
sonio, che non solamente furono date
le Corna à Bacco, ma che fù egli an-
chora da alcuni Poeti chiamato Toro 5
perche finsero le favole che Giove, mu-
tato in Serpente , giacessè con Prolèr-
pina, sua Figlivola , laquale per ciò ,
fatta grande, partorì poi Bacco in fór-
ma di Toro 5 quindi beevano gli Anti-
chi con Vati fatti di Corno , e ne usi-
vano ne i Sacrifici! del medemo Dio ,
del quale Filostrato dice anco che Co-
mo facendo un lieto Convivio , nel
haveva bevuto troppo, si che Umbria-
chatosi non poteva star in piedi, e lac-
cio cader una facella ardente, ch’ei te-
neva nella man delira, e già era anda-
ta cosi giù , che hauverebbe brucciato
il Piede di Bacco, se piegato nonl’ha-
vessè in diversa parte. Questo acciden*
H te
SUCCINTA SPIEGA T IONE
DELLE MEDAGLIE AGGIUNTE A QUELLE
DI NAPOLI.
Oltre le Sedeci Medaglie Antiche >
recate da Golzio sopra Napoli,
Dieci altre Sono fiate nuovamente scuo-
perte , tra lequali la Decima settima
rapprcsenta , nel dritto , Hebone Co-
ronato d’Hedera, con i Capelli riglie-
vati sino alla vertice del Capo, e lega-
ti à modo di Beretta : e nel roverscio
la mezza parte anteriori d’un Centau-
ro barbato , che si tiene chinato co’l
ginocchio destro, ed alza l’altro , per
levarli diritto , havendo di sopra ris-
eritone greca NEOiiOaIToN 5 e nel
mezzo della Pancia troncata , questa
sillabaME. .
La spiegatione di quefia Medaglia si
cava dell’usanza ch’era tra gli Antichi
Napolitani d’adorare Hebone , in vece
di Bacco, figurandolo di sembrante
giovanile sbarbato , e coronato di He-
dera , perch’era il Dio de i Convivii
allegro e giocondo. Quindi s’intende
la natura del Vino* il quale simboleg-
giavano i Poeti, non solamente lotto
il Nome di Bacco , ma anche di Co-
mo e di Hebone , come Io deserive
Filostrato ; e davano ad intender che
quello fù creduto il ritrovatore di quel
succo , mostrando à mortali, già da
principio, come si havevano da racco-
gliere l’Uve dalle Vitti e sprimerne il
vino tanto grato ed utile à chi tempe-
ramente Pula. Hanno poi anchora gli
Antichi dato à quel Dio la Inventione
delle Ghirlande e Corone di Hedera.
Onde Allessàndro Magno volendolo
imitare, quando ritornò Vincitore del-
la India, fece ch’cl silo Esserato tutto
si corono di Hedera. Questa Pianta fù
data a Bacco per molte ragioni, come
ne hanno scritto molti. Festo vuole
che ciò folle perche egli è cosi giovane
sempre, come quella è sempre verde :
ò vero, perche, come ella lega tutto
ciò à che si appiglia, cosi il Vino lega
le fiumane menti. Plutarco dice che
l’Hedera hà in se certa virtù occulta J
laquale muove l’huomini ad hàver gli
Entusiasmi poetici, e che, per tanto,
l’hanno data parimente alle Muse co-
me à Bacco ed a Hebone. Scrive Ma-
crobio, nel primo delle Saturnali, che
la Hedera data à Bacco mostrava do-
vere gli huomini, co’ i lacci della pa-
tienza legare l’ire e ifurori, comeques-
ta Pianta lega e cinge ounque nasee.
Diodoro inlègna che nelle sacre Ceri-
monie gli Antichi facevano più conto
della Hedera che della Vite, perche
à tutte le Stagioni ha le foglie verdi 9
ónde i Napolitani davano ad intender,
che la Campagna loro flava sempre
verdeggiante, e produceva molte Viti,
feconde in Vini generosi , dè quali si
doveva usar temperatamente , per noti
sfrenar le Passioni humane. Il Centau-
ro barbato è un altro simbolo dell’istes-
so Bacco, non giovane ma invecchia-
to, per mostrar ch’l troppo bere affret-
ta la vecchiaia, e che i decrepiti beo-
no assai, per riporli Phumida naturale
ch’hanno dissipato mentre erano giova-
ni. In questo proposito , scrive Mu-
sonio, che non solamente furono date
le Corna à Bacco, ma che fù egli an-
chora da alcuni Poeti chiamato Toro 5
perche finsero le favole che Giove, mu-
tato in Serpente , giacessè con Prolèr-
pina, sua Figlivola , laquale per ciò ,
fatta grande, partorì poi Bacco in fór-
ma di Toro 5 quindi beevano gli Anti-
chi con Vati fatti di Corno , e ne usi-
vano ne i Sacrifici! del medemo Dio ,
del quale Filostrato dice anco che Co-
mo facendo un lieto Convivio , nel
haveva bevuto troppo, si che Umbria-
chatosi non poteva star in piedi, e lac-
cio cader una facella ardente, ch’ei te-
neva nella man delira, e già era anda-
ta cosi giù , che hauverebbe brucciato
il Piede di Bacco, se piegato nonl’ha-
vessè in diversa parte. Questo acciden*
H te