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Avellino, Francesco Maria: Osservazioni sopra un novello dipinto pompejano del supplizio di Dirce: lette all'Accademia il dì 25 febbrajo 1845
DOI Seite / Zitierlink:https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0018
4 AVELLINO
di grossa fascia cinto il corpo, dalla quale scende una fune
che va lino ai corpo di Dirce , al quale , benché chiara-
mente non sembri mostrarlo il dipinto, pure dee supporsi
ligata.
È a notarsi che a differenza degli altri dipinti in que-
sto novello il- toro correndo verso la destra volge il dorso
allo spettatore, mostrando tesa la coda ). Al di là del gruppo
principale è nel fondo una figura nuda virile che accorrer
sembra verso il toro, stendendo il destro suo braccio, e te-
nendo, come sembra, una tenia o benda piuttosto che l'usata
clamide pendente dal sinistro braccio. Senza alcun dubbio
in questa figura, certamente eroica, dee riconoscersi Anno-
ne , che sembra sopraggiugncre ad osservare il supplizio,
al quale pare che per conseguenza il pittore abbia volu-
to supporre che egli non avesse presa parte. L'eroe sem-
bra aver deposta nel celere suo corso la meravigliosa sua
lira , ma di questa il sovrumano valore si mostra già eser-
citato colla formazione di una grandiosa porta composta
di smisurati , e rozzi sassi di forma che alla parallelcpi-
peda si approssima, sovrapposti gli uni agli altri in modo
segg. Oudend. ), truando dice della vec-
chia, datagli a custode nella sua meta-
morfosi e da liti trascinata , che loro
inhaerebat, e perciò appunto la para-
gona a Dirce; e la stessa immagine si
avrà nel Aavxics :ò òVos, ( n. 23 ) .che
leggiamo traile opere di Luciano , ove
si vorrà ivi restituir la vera lezione Xay.-
fiy.vnai [xqv ex. T7i; attpàs , e non già tx.
•77)S wpx$ come comunemente vi si legge.
Ma di ciò più. ampiamente nel citalo
voi. HI delle memorie pag. 412 e segg.
t) Nel citato bassorilievo etrusco del
Dorovv (vedi la nota precedente) il toro
è in atto di sferzar colla coda il suo lato.
Son da paragonare le figure de' tori cor-
nupeti, precisamente nelle monete di
Turio. Vedi il Magnan misceli, num.
toni. I tav. 43 e segg.
di grossa fascia cinto il corpo, dalla quale scende una fune
che va lino ai corpo di Dirce , al quale , benché chiara-
mente non sembri mostrarlo il dipinto, pure dee supporsi
ligata.
È a notarsi che a differenza degli altri dipinti in que-
sto novello il- toro correndo verso la destra volge il dorso
allo spettatore, mostrando tesa la coda ). Al di là del gruppo
principale è nel fondo una figura nuda virile che accorrer
sembra verso il toro, stendendo il destro suo braccio, e te-
nendo, come sembra, una tenia o benda piuttosto che l'usata
clamide pendente dal sinistro braccio. Senza alcun dubbio
in questa figura, certamente eroica, dee riconoscersi Anno-
ne , che sembra sopraggiugncre ad osservare il supplizio,
al quale pare che per conseguenza il pittore abbia volu-
to supporre che egli non avesse presa parte. L'eroe sem-
bra aver deposta nel celere suo corso la meravigliosa sua
lira , ma di questa il sovrumano valore si mostra già eser-
citato colla formazione di una grandiosa porta composta
di smisurati , e rozzi sassi di forma che alla parallelcpi-
peda si approssima, sovrapposti gli uni agli altri in modo
segg. Oudend. ), truando dice della vec-
chia, datagli a custode nella sua meta-
morfosi e da liti trascinata , che loro
inhaerebat, e perciò appunto la para-
gona a Dirce; e la stessa immagine si
avrà nel Aavxics :ò òVos, ( n. 23 ) .che
leggiamo traile opere di Luciano , ove
si vorrà ivi restituir la vera lezione Xay.-
fiy.vnai [xqv ex. T7i; attpàs , e non già tx.
•77)S wpx$ come comunemente vi si legge.
Ma di ciò più. ampiamente nel citalo
voi. HI delle memorie pag. 412 e segg.
t) Nel citato bassorilievo etrusco del
Dorovv (vedi la nota precedente) il toro
è in atto di sferzar colla coda il suo lato.
Son da paragonare le figure de' tori cor-
nupeti, precisamente nelle monete di
Turio. Vedi il Magnan misceli, num.
toni. I tav. 43 e segg.